Ron Howard non dirigerà Il simbolo perduto

Il regista non completerà la trilogia dedicata ai romanzi di Dan Brown, ma si occuperà del terzo film unicamente in veste di produttore.

Gli sconvolgimenti nella vita lavorativa di Ron Howard, in questo periodo, sono all'ordine del giorno. Dopo il rifiuto della Universal di finanziare The Dark Tower, il regista ha comunicato che sta per fare ritorno nell'universo di Dan Brown, ma solo come produttore. A differenza di quanto già annunciato, Howard non dirigerà l'adattamento de Il simbolo perduto, sequel de Il codice Da Vinci e Angeli e Demoni.

Il terzo romanzo di Brown torna a narrare le avventure dell'esperto di simbologia di Harward Robert Langdon. L'uomo è stato convocato d'urgenza a Washington DC dall'amico Peter Solomon, uomo potentissimo affiliato alla massoneria, nonché filantropo, scienziato e storico, per tenere una conferenza al Campidoglio sulle origini esoteriche della capitale americana. Ad attenderlo c'è però un inquietante fanatico che vuole servirsi di lui per svelare un segreto millenario. Quando Peter Solomon viene brutalmente rapito, Langdon realizza che l'unico modo per salvarlo è accettare il mistico invito e seguirne le tracce nel mondo clandestino dei segreti massonici alla ricerca di un'incredibile verità. Le prime due pellicole tratte da Dan Brown vedevano Tom Hanks nei panni di Robert Langdon. Al momento non abbiamo conferme ufficiali, ma è probabile che l'attore torni a calarsi nuovamente nei panni dell'aventuroso storico nel film firmato dall'autore de La promessa dell'assassino Steven Knight e dallo stesso Brown.