Martin Scorsese torna a parlare dei cinecomic: "Sono una forma di cinema diversa"

Martin Scorsese, in una lunga intervista, è ritornato a parlare dei cinecomic e dei problemi avuti durante i tentativi di realizzare The Irishman.

Martin Scorsese è ritornato a parlare dei cinecomic, di cui ha ribadito la sua opinione non particolarmente positiva, in una lunga intervista in cui parla della creazione di The Irishman e del suo rapporto con gli studios.

Il regista ha infatti spiegato a Entertainment Weekly che il film con star Robert De Niro e Al Pacino non sarebbe stato realizzato con la collaborazione di uno studio tradizionale. Martin Scorsese ha sottolineato: "Non sarebbe accaduto. Uno studio tradizionale è orientato verso la cifra più alta che può incassare, comprensibilmente. Penso che qualcosa sia andato storto. C'è davvero poco spazio per questo tipo di film. Dicono 'Oh, puoi girare film indipendenti'. Ma in questo modo si mettono le persone ai margini. Si mette l'arte ai margini".

Il filmmaker ha proseguito: "I film di successo, i grandi lungometraggi tratti dai fumetti, sono dei film in stile parchi tematici - per quanto molti di loro siano fatti bene, a tutti i livelli".
Martin Scorsese ha precisato: "Si tratta di una forma di cinema diversa o totalmente di un'altra forma d'arte. Speriamo che ci siano delle sale che programmino film diversi da quelli".

Martin Scorsese ha quindi spiegato l'esperienza di collaborare con una piattaforma di streaming, ribadendo che attualmente se non si tratta di un franchise è davvero difficile ottenere l'opportunità di girare un lungometraggio.

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