Drew Barrymore su E.T.: "Ero convinta fosse vivo durante le riprese"

L'attrice Drew Barrymore ha raccontato che durante le riprese del film E.T., arrivato nelle sale nel 1982, era convinta che l'alieno fosse vivo.

Drew Barrymore su E.T.: 'Ero convinta fosse vivo durante le riprese'

Drew Barrymore ha svelato un divertente retroscena riguardante le riprese del film E.T. durante un episodio del suo talk show in cui ha avuto modo di interagire con l'animatronic dell'iconico extraterrestre del film cult.
L'attrice ha infatti ammesso che da bambina aveva stretto un profondo legame con il personaggio al centro della trama del film di Steven Spielberg uscito nelle sale nel 1982.

L'attrice Drew Barrymore, che all'epoca aveva solo 7 anni, ha spiegato che sul set si occupava del pupazzo che veniva animato durante i ciak: "Credevo che E.T. fosse reale. Gli volevo realmente bene in un modo così profondo".
Parlando con i suoi amici e colleghi Henry Thomas, Robert MacNaughton e Dee Wallace ha poi aggiunto: "Durante le pause andavo a pranzo con lui".

Drew aveva la parte della piccola Gertie che, nel film, inizialmente ha paura dell'alieno e poi ne diventa una grande amica. Thomas, che interpretava Elliot, ha aggiunto sull'argomento che la prima cosa che ricorda delle riprese è proprio la piccola Drew che aveva chiesto alla costumista "se aveva una sciarpa per il collo di E.T. perché rischiava di prendersi un raffreddore".

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Wallace ha quindi raccontato: "Ti abbiamo trovato lì mentre parlavi con E.T. E lo abbiamo fatto sapere a Steven Spielberg. E quindi Steven, da quel momento in poi, ha affidato a due persone il compito di mantenere E.T. vivo non appena arrivavi a parlargli, in modo che potesse reagire a quello che facevi".

I protagonisti del film, che compie 40 anni, hanno inoltre sottolineato che sarebbe impossibile pensare alla realizzazione di un sequel del film cult, in particolare dopo la morte della sceneggiatrice Melissa Mathison.
Barrymore ha inoltre conferma che Spielberg aveva dichiarato esplicitamente che non avrebbe mai realizzato un secondo capitolo della storia: "E in quel momento ho pensato 'Oh, è un peccato perché non ci farà ritornare sul set tutti insieme per un secondo round', ma l'ho inoltre capito e rispettato e sapevo completamente che si trattava di una questione legata a preservare il film e all'insegna dell'integrità".