Asia Argento risponde alla "sadica regista" Catherine Breillat su pedofilia e crudeltà

La regista francese aveva accusato Asia di essere "una mercenaria e una traditrice" e aveva etichettato il rapporto tra l'attrice italiana e Weinstein come "semi prostituzione". La Argento le ha rinfacciato collaborazioni imbarazzanti con un fotografo accusato di pedofilia e stupro e le ha ricordato l'esperienza terribile sul set, con tanto di disegni esplicativi.

Catherine Breillat
Catherine Breillat

Parole al veleno tra Catherine Breillat e Asia Argento. Qualche giorno fa la regista francese ha rilasciato alcune dichiarazioni su Weinstein, Jessica Chastain e Asia Argento, sostenendo che "il cinema europeo ha perso molto" dopo lo scandalo che ha travolto il produttore americano. "Voglio ricordare che ci sono produttori francesi - di cui non farò i nomi - che non sono mai stati denunciati, si tratta anche di persone molto rispettato, ma non so perché non siano mai stati denunciati". Per quanto riguarda #BalanceTonPorc (l'analogo francese di #MeToo) la Breillat si è dichiarata apertamente a sfavore di un movimento "nato per vendetta" e che "accusa la gente con facilità" nascondendosi dietro l'anonimato.

E per quanto riguarda Asia Argento - che aveva recitato per la Breillat in Une vieille maitresse - la regista aveva dichiarato "Onestamente non le credo. E' una persona servile. Non le ho mai chiesto di baciarmi i piedi, ma è quel genere di persona. Inoltre, se c'è una in grado di difendersi, che non ha alcun pudore sul sesso e che ne fa tanto, e desidera sia uomini che donne, è proprio lei. Quindi non credo ad Asia." A proposito del rapporto tra Weinstein e la Argento, la Breillat ha aggiunto che si trattava di "semi-prostituzione" e che "Harvey Weinstein non è certamente l'uomo peggiore che ci sia in giro e neanche il più stupido. Ad Asia non è andata giù che non sia riuscita a diventare la più grande star di Hollywood e la delusione può portare a denunciare, se non sei riuscita ad ottenere quello che volevi. Onestamente, non mi piace Asia. Penso sia una mercenaria e una traditrice"

La risposta di Asia non si è fatta attendere. In una serie di tweet la Argento ha ricordato che la Breillat "l'autrice di Bilitis, film che esalta il sesso con minori per il fotografo David Hamilton, che era pedofilo e stupratore, non ha alcun diritto di giudicarmi" "Hamilton preferì uccidersi con un sacchetto di plastica sulla testa piuttosto che affrontare le sue accusatrici, sei donne che sostenevano di essere state stuprate e molestate da lui quando erano bambine" - ricorda Asia - "Cos'ha da dire Catherine Breillat in merito al suo ex-collaboratore?"

Per quanto riguarda infine la sua collaborazione con la regista, Asia spiega di non averne mai parlaot prima "perché pensavo che quello che succede sul set resta sul set, ma lei, insultando Jessica Chastain e il movimento #MeToo, mi ha ricordato che razza di mostro sia"

una seducente Asia Argento in una scena del film Une vieille maitresse
una seducente Asia Argento in una scena del film Une vieille maitresse

"Prima delle riprese di Une vieille maîtresse, la Breillat aveva avuto un ictus e nessuno di noi aveva il coraggio di opporsi alle sue crudeltà per timore che potesse avere un altro attacco. Lei se n'è approfittata e ci ha trattato di merda, sapendo che non potevamo farla arrabbiare. Durante le riprese mi sentii male e fui ricoverata in ospedale per un intervento. Mentre lottavo contro una terribile infezione, lei venne a trovarmi e mi disse che non avrebbe mai più lavorato con me perché avevo interrotto le riprese."

Asia ha aggiunto inoltre che la Breillat è stata "la regista più sadica e malvagia con cui ho lavorato", una che provava estremo piacere nell'umiliare la crew e gli attori e ha ricordato che durante le riprese di una scena in cui lei doveva strangolare un altro attore, la Breillat si attardava a gridare "cut" sostenendo di sapere quando farlo, perché era una pratica che aveva sperimentato con i suoi amanti.

A conclusione del thread, Asia ha condiviso alcuni suoi disegni ispirati alla Breillat e realizzati in ospedale e durante le riprese. Nei disegni, che sembrano usciti da una scena de La sindrome di Stendhal, la regista è raffigurata come un essere demoniaco e come un mostruoso insetto.