Togo: Una grande amicizia, la recensione: La forza del classico per l’original di Disney+

La nostra recensione di Togo: Una grande amicizia, il film Disney+ con Willem Dafoe che racconta la storia vera del coraggio di Leonhard Seppala e il suo cane da slitta.

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Togo: una grande amicizia, Willem Dafoe in un'immagine

Faremo uno sforzo enorme nello scrivere questa recensione di Togo: Una grande amicizia, cercheremo di tener a bada la nostra passione per i cani nel giudicare il film con Willem Dafoe distribuito dal 24 Marzo su Disney+, al lancio italiano della piattaforma streaming. Ma non sarà uno sforzo particolarmente difficile, perché l'opera diretta da Ericson Core ha meriti che vanno al di là dell'irresistibile fascino del suo protagonista a quattro zampe e racconta una storia che riesce a coinvolgere, emozionare e trasmettere le stesse sensazioni dei grandi classici del genere.

Un'impresa che resta nella storia

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Togo: una grande amicizia, Willem Dafoe in una scena

Quella che racconta Togo: una grande amicizia è una storia nota e toccante, quella della Corsa del siero, nota anche come Grande Corsa della Misericordia, compiuta nel 1925 da squadre di cani slitta per portare il vaccino necessario per contenere un'epidemia di difterite nella cittadina di Nome, in Alaska. Un percorso di oltre seicento miglia nelle condizioni più avverse, portato a conclusione da Balto, il cane che ha ricevuto la gloria per quell'impresa, ma reso possibile da un altro eroe a quattro zampe: Togo, il cane che dà il titolo al film Disney+, che con il suo addestratore e guida Leonard Seppala è responsabile della tratta più lunga nel viaggio da Nenana.

Protagonisti a due e quattro zampe

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Togo: una grande amicizia, Willem Dafoe in una sequenza

Lo script di Tom Flynn è abile nel farci entrare in sintonia con i protagonisti, che sia il Leonard Seppala di un intenso Willem Dafoe o il bravissimo cane che interpreta l'energico e forte Togo: se il cuore dell'azione è ambientato al tempo della Corsa del Siero nel 1925, quando ormai Togo è considerato troppo anziano per portare a termine l'impresa, molti flashback ci portano a periodi precedenti, dal 1913 in avanti, per costruire il complesso e solido rapporto che si viene a instaurare tra Seppala e il suo cane così difficile da crescere e gestire, chiamato così in omaggio all'ammiraglio Togo Heihachiro. La bravura di Willem Dafoe si conferma ancora una volta, anche nel mettere in scena un legame fatto di sguardi e gesti che non potrà che emozionare chi è abituato ad avere un cane al proprio fianco nella vita di tutti i giorni.

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L'aura del classico

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Togo: una grande amicizia, Willem Dafoe in una scena del film

Tra lo script di Flynn, le interpretazioni di Dafoe e il suo coprotagonista a quattro zampe e la regia di Ericson Core, c'è un riuscito e sorprendente equilibrio: ogni cosa è al suo posto, alternando intensità di emozioni, lo spettacolo del difficile ambiente che fa da sfondo alla storia e il sorprendente lavoro degli addestratori dei cani che compaiono in scena, senza dimenticare l'efficacia del brano On the Natura of Daylight di Max Richter nel sostenere la parte finale della storia (già usato in Arrival e Shutter Island). Così Togo: Una grande amicizia si ammanta dell'aura del grande classico del genere, quel tipo di film che riesce a raccontare una storia ispirante e carica d'emozione, senza scadere in eccessi di sentimentalismi e facile retorica, lasciandoci solo con l'amaro in bocca di doverci accontentare di uno schermo casalingo per guardarlo.

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Conclusioni

Chiudiamo la nostra recensione di Togo: Una grande amicizia ancora carichi di emozione per la storia che ci viene raccontata dallo script di Tom Flynn, ben messo in scena da Ericson Core: se tutto funziona è sicuramente merito loro, ma anche della solita intensa prova di Willem Dafoe che riesce a rendere solido e credibile il proprio rapporto con il cane co-protagonista. Peccato solo di doversi accontentare di uno schermo casalingo per godersi questo Original di Disney+ e ci sentiamo di consigliarvi lo schermo migliore che avete in casa, evitando di accontentarvi di dispositivi mobili.

Movieplayer.it
4.0/5
Voto medio
4.0/5

Perché ci piace

  • L’equilibrio tra script, interpretazioni e regia, tra intensità di emozioni e spettacolarità di immagini.
  • La scelta di alternare il cuore della storia al periodo in cui il difficile rapporto tra Togo e Seppala si è consolidato.
  • La capacità di raccontare una storia già nota dandole nuova forza e vita.

Cosa non va

  • Peccato doversi accontentare di una fruizione casalinga e consigliare di scegliere uno schermo capace di valorizzare l’aspetto visivo.