Francesco Patierno ci racconta La gente che sta bene

Presentato a Roma il nuovo film del regista napoletano incentrato sulle vicende di un ricco avvocato milanese spietato, cinico e spregiudicato, interpretato da Claudio Bisio, che ad un passo dalla consacrazione cade in disgrazia e prova in tutti i modi a riprendersi la sua vita e le sue rivincite.

Era il 2008 quando la storia al centro del nuovo film di Francesco Patierno nasce nella mente del suo giovane autore Federico Baccomo. Attraverso un lungo lavoro di studio del personaggio principale egli è poi riuscito a trasformarla in un romanzo di successo, uscito nelle librerie nel 2011 (edito da Marsilio), ed ora sta per arrivare sul grande schermo come già era accaduto al suo primo libro Studio Illegale da cui è stato tratto l'omonimo film con Fabio Volo. Si intitola La gente che sta bene (come il romanzo) e, come suggerisce il titolo, racconta in chiave ironica e grottesca le vicissitudini del mondo professionale nella giungla dell'alta società milanese, delle multinazionali e del successo a tutti i costi. Protagonista di questa commedia amara e attualissima un avvocato dall'indole truffaldina, dalla parlantina inarrestabile, dal sorriso sempre pronto, uno che non solo tenta di convincere gli altri di essere il migliore ma spesso sembra esercitarsi cercando di illudere dapprima se stesso. La sua dote migliore è il saper guardare sempre l'altra faccia della medaglia senza rendersi minimamente conto di quanto la sua goffaggine prenda il sopravvento sul suo talento e sulla sua cattiveria. A dare volto, voce e fisicità all'avvocato Umberto Maria Dorloni è Claudio Bisio in un ruolo impegnativo da assoluto mattatore affiancato da una straordinaria Margherita Buy (nel ruolo dell'introversa moglie dell'avvocato Dorloni), da Diego Abatantuono, da Jennipher Rodriguez (al debutto sul grande schermo) e Carlo Buccirosso.

Maschi contro femmine

Per stessa ammissione del regista non si tratta di un film che mira a far passare messaggi moralisti o a denunciare il naufragio dei valori umani nella società odierna ma per lo più si tratta di una commedia dalle mille sfumature che racconta di come sia difficile oggigiorno guardarsi dentro e riconoscere la propria forza senza doverla per forza sbandierare ai quattro venti ed ostentarla in ogni occasione. La gente che sta bene si traveste da film maschilista ma del tutto a sorpresa si rivela un film decisamente al femminile, ma lo fa senza sbandierare questa sua prerogativa solo attraverso la forza, la sicurezza interiore e la potenza dei personaggi femminili della storia, i più positivi, che involontariamente si sacrificano, si costringono, si trattengono. Margherita Buy ha amato molto il suo personaggio definendolo "uno di quei personaggi che non si vedono spesso, diverso e nuovo, una donna molto risolta, consapevole del suo valore tanto da non aver bisogno di dimostrarlo agli altri, tanto meno a quel marito prepotente, egocentrico e anaffettivo che pensa di essere molto più bravo di lei nel lavoro mentre è solo più insicuro". Il contrario esatto di quel che pensa Diego Abatantuono del suo personaggio, un influente, odioso e scostante uomo d'affari titolare di un importante studio legale associato di Milano: "Ho accettato molto volentieri di fare il cattivo, l'antagonista negativo mi piace e vengo spesso chiamato ad interpretare personaggi di questo tipo ma questo mi è piaciuto particolarmente perché molto ben delineato, diverso dal solito, lo definirei più che altro uno stronzo vero. Interpretare questi ruoli è sempre molto piacevole perché dopo torni a casa e ti sembra di essere diventato più buono di prima".

Claudio Bisio: da buono a cattivo, dalla tv al cinema

Dopo le esperienze 'sessiste' con Brizzi, i viaggi su e giù per l'Italia con Miniero, il Benvenuto Presidente! diretto da Martelli e il recentissimo Indovina chi viene a Natale?, Claudio Bisio si cimenta in una nuova sfida alle prese con quello che rappresenta senza dubbio il personaggio più negativo interpretato nella sua carriera cinematografica. Un ruolo molto impegnativo che lo ha portato, a cinquantasette anni, ad allontanarsi definitivamente dalla sua amata televisione per buttarsi a capofitto nella sua nuova carriera di attore a tempo pieno. "Ho amato molto il libro e il personaggio e obiettivamente non sono arrivato giovane al successo" - ha dichiarato lo showman, attore e presentatore televisivo in conferenza stampa - "è questo quello che mi piace fare e mi rendo anche conto che questa seconda opportunità che mi è arrivata dal cielo non è eterna. E' per questo che ho deciso di giocarmi il tutto per tutto in qualche mese, un po' come sta facendo Renzi (ride). Leggo con molta attenzione le opinioni dei critici e spero di far cambiare idea a tutti coloro che dopo i miei ultimi film mi hanno accusato di affrontare i ruoli sempre con troppo buonismo". Staremo a vedere come il pubblico accoglierà La gente che sta bene, nelle sale a partire da giovedì 30 gennaio in trecento copie distribuito da 01Distribution.