Mariel Hemingway, l'attrice che ha recitato in Manhattan, uno dei film più famosi e amati di Woody Allen, ha recentemente dichiarato durante un podcast che, secondo lei, "Un film come quello oggi non potrebbe uscire nelle sale cinematografiche a causa della relazione che il mio personaggio ha con quello di Woody".
Mariel, nel film, recita nei panni di Tracy, una ragazza di 17 anni che frequenta la Dalton School e che inizia ad uscire con uno scrittore di commedie televisive di 42 anni divorziato due volte. All'epoca la relazione ritratta nel film non suscitò molte critiche, al contrario: Manhattan è il secondo film con il maggior incasso del regista statunitense.
Durante un episodio del podcast di Anne Heche e Heather Duffy, Better Together with Anne & Heather, la nipote di Ernest Hemingway ha detto che secondo lei il film di Allen oggi "non potrebbe assolutamente uscire, ne sono sicura al 100%", data la storia d'amore tra un adulto e un'adolescente ritratta nel film.
La Hemingway non ha ancora visto Allen v. Farrow, la nuova docuserie della HBO che esamina gli eventi che hanno portato Dylan Farrow ad accusare suo padre di averla abusata sessualmente nel 1992, e per questo motivo, e per il fatto che la sua esperienza di lavoro con Woody è stata meravigliosa, ha scelto di non commentare la vicenda.
"È un argomento piuttosto difficile da affrontare per me, perché con me Woody non è stato irrispettoso o antipatico", ha detto la Hemingway. "Non conosco Mia, non conosco Ronan e non conosco Dylan. Non conosco quella storia e quindi non sono io a doverla raccontare."
In conclusione Mariel Hemingway ha spiegato che, secondo il suo punto di vista, la direzione che sta prendendo la cosiddetta "cancel culture" è sbagliata e fallimentare: "Non riguarda solo Woody Allen, non ci è più permesso stare in una zona grigia. Dobbiamo scegliere per forza da che parte schierarci... chi l'ha detto?! Non è così che cresciamo!"