Wim Wenders e gli stimoli del 3D: "Per certi film di oggi, il tuo cervello potrebbe essere già morto"

Al festival di Cannes 2023 Wim Wenders ha parlato del 3D, delle sue implicazioni per il cervello e delle caratteristiche del suo nuovo film, Anselm.

Wim Wenders e gli stimoli del 3D: 'Per certi film di oggi, il tuo cervello potrebbe essere già morto'

Wim Wenders ha appena presentato a Cannes il suo nuovo film, intitolato Anselm, e durante una conferenza stampa ha parlato della sua passione nei confronti del formato 3D, che ritiene coinvolga il cervello umano molto più intensamente rispetto al normale 2D: "Per certi film di oggi, il tuo cervello potrebbe essere già morto perché la quantità di attività cerebrale è minima."

"In 3D, invece, tutto il tuo cervello è in fiamme", ha detto Wenders a Variety. "Parti del tuo cervello lavorano per cercare di comprendere lo spazio: hai due immagini separate sullo schermo e il tuo cervello le mette insieme, proprio come fai nella vita con i tuoi occhi. Quindi il tuo cervello è attivo e sei emotivamente più coinvolto perché è come se tu fossi 'lì'".

Wim Wenders sul set di La terra dell'abbondanza
Wim Wenders sul set di La terra dell'abbondanza

"Al cinema, ci abituiamo al fatto che tutto è sullo schermo, e noi siamo seduti di fronte ad esso. Con il 3D tu sei lì. E all'improvviso, molti dei tuoi istintivi attivano, cosa che non accade se stai guardando 'Fast & Furious 10'. Beh, in quei film ci potrebbe essere più adrenalina, ovviamente, ma il tuo cervello è meno 'coinvolto'", ha continuato il cineasta.

Oltre all'uso del 3D, Wim Wenders ha anche parlato delle altre caratteristiche del suo nuovo progetto dedicato all'artista Anselm Kiefer: "Non volevo fare un film di natura biografica. In qualche modo, le biografie non mi interessano, non leggo nemmeno libri biografici. Altre persone li amano, a me annoiano. Tuttavia, amo il lavoro, le opere artistiche, degli scrittori, dei poeti, dei pittori, dei coreografi, degli architetti. Con Anselm non volevo parlare della sua vita, bensì di ciò che è emerso dalla sua esistenza e come è arrivato a fare il suo lavoro."