Sono passati vent'anni dalla morte di Walter Chiari, avvenuta il 20 dicembre del 1991, in solitudine e povertà, in un defilato residence della periferia di Milano, la sua città adottiva. Era stato una delle stelle più popolari e strapagate della scena italiana del dopoguerra, raccogliendo uno straripante e ininterrotto successo teatrale per quasi 50 anni, interpretando più di 100 film, anche all'estero, e soprattutto divenendo un volto tra i più familiari della televisione. Nonostante ciò Chiari fu un personaggio controverso e se oggi riposa al Monumentale tra i "cittadini illustri" della capitale morale, in vita subì anche un lungo ostracismo dovuto ad alcune clamorose vicende giudiziarie, ma pure ai suoi cronici ritardi e genetiche svagatezze. Fu tanto conquistatore (di donne, di soldi, di successi) quanto dissipatore: la sua fu la vita spericolata di un uomo libero, a volte scomodo e sempre fuori dagli schemi. Non è forse un caso che questo sia il primo omaggio alla sua opera mai pubblicato. Tale incredibile oblio per uno degli attori più originali, prolifici e amati della sua generazione è solo uno dei tanti paradossi della storia di Walter Chiari.

filoni. Completano il ritratto di Walter Chiari le prefazioni firmate dal critico del Corriere della Sera Maurizio Porro, dall'ex sindaco di Milano Paolo Pillitteri, dal figlio di Walter, Simone Annicchiarico, dall'amico e biografo televisivo Tatti Sanguineti e dal collega Luca Barbareschi che in questo periodo sta producendo un film dedicato alla vita di Walter Chiari.

Il volume bilingue di 304 pag. pubblicato da Mediane con traduzione inglese a fronte (ISBN 9788896042250, € 25,00) è realizzato con il patrocinio del Comune di Milano nell'ambito di un Omaggio dedicato dalla città a Walter Chiari nel ventennale della scomparsa.
Di seguito alcune delle immagini presenti nel volume.