Walt Disney, per suo nipote niente eredità: "si è rivelato immaturo". E lui fa causa

Il nipote di Walt Disney è al centro di una battaglia legale per dimostrare di avere la maturità necessaria per la gestione dell'eredità dello zio; secondo un giudice, però, ne è sprovvisto.

Brad Lund, il 50enne nipote di Walt Disney, sta ancora combattendo la sua battaglia per l'eredità dello zio (stimata centinaia di migliaia di dollari). L'uomo si è appellato alla Corte federale della California, citando in giudizio il Giudice della Corte Suprema con l'accusa di aver adottato un provvedimento incostituzionale per avergli assegnato un tutore legale "ad litem".

Cerchiamo di capire meglio: il lungo retroscena che sta dietro alla vicenda è estremamente complesso, basti sapere che coinvolge un'eredità che si aggira attorno a centinaia di milioni di dollari. Stando ai termini dell'accordo fiduciario, Brad Lund avrebbe dovuto ricevere la sua quota per il suo 35esimo, 40esimo e 45esimo compleanno, a patto che dimostrasse di avere la maturità personale e l'abilità finanziaria necessarie a gestire un patrimonio di questa portata in modo responsabile e assennato. Questa condizione è stata da sempre al centro della disputa processuale, e Lund ha lottato nei tribunali di California e Arizona contro amministratori fiduciari e contro la sua stessa sorella gemella.

Nel corso della sua battaglia Lund ha chiesto giustizia respingendo l'obiezione della gemella, secondo la quale l'uomo non sarebbe in grado di badare a se stesso. Avrebbe inoltre cacciato alcuni membri del consiglio di amministrazione fiduciaria che gli erano ostili.

Al termine di una mediazione tenutasi lo scorso marzo sembrava che la pace fosse tornata a splendere: Lund e la madre adottiva Sherry erano arrivati a un "accordo globale" con Michelle, la First Republic Trust Company e i precedenti amministratori fiduciari.

La protagonista e la Matrigna in una drammatica scena del film d'animazione Cenerentola
La protagonista e la Matrigna in una drammatica scena del film d'animazione Cenerentola

Ma il giudice della Corte Suprema David Cowan ha detto no. O almeno non così in fretta. Il giudice avrebbe infatti sollevato dubbi riguardo l'accordo, soprattutto sull'omissione della parte relativa all'idoneità della gestione di un così ingente patrimonio da parte di una persona "con scarse capacità mentali", ritenendo opportuno l'assegnamento temporaneo di un tutore legale per Lund, almeno fino a quando questi non si dimostri in grado di gestire la situazione.

Lund è quindi prontamente ricorso ad appello prima che l'ordinanza risultasse definitiva e al momento sta cercando di dimostrare che il giudice Cowad ha violato i suoi diritti costituzionali, sostenendo che la sua presunta incompetenza necessiti di prove concrete.

Il giudice Cowan si è quindi assunto l'onere di dimostrare e richiedere al signor Lund prove della sua NON incompetenza.