Un emozionato Pierfrancesco Favino ha dedicato alle sale cinematografiche in difficoltà il premio vinto a Venezia 77, la Coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile nel film Padrenostro. Durante il suo discorso di ringraziamento infatti, l'attore ha dedicato il riconoscimento "ai milioni di schermi che si accenderanno", un messaggio di speranza per i cinema (e il cinema) che sta attraversando un periodo delicato.
"Mi avete fatto la sorpresa più bella della mia vita" - ha detto Pierfrancesco Favino, come riportato dall'ANSA - "Come ha detto un regista, quando si gira un film è come se nascesse una stella e noi viviamo su quella stella per mesi e la sua luce si propaga nello spazio e sugli schermi. Dedico questo premio ai milioni di schermi che si accenderanno, alla luce che si propagherà, al brillare degli occhi nel buio."
Nel film di Claudio Noce - di cui abbiamo parlato nella recensione di Padrenostro - Favino interpreta il vicequestore Alfonso Noce, padre del regista, che nella Roma degli anni di piombo, rimase coinvolto in un'attentato terroristico per mano dell'organizzazione di estrema sinistra Nuclei Armati Proletari. Nell'attentato morirono un terrorista, Martino Zichittella e il poliziotto Prisco Palumbo. Nel film, il figlio di Noce assiste all'attentato insieme a sua madre Gina e quella stessa estate, una stagione segnata da un evento così scioccante, farà amicizia con un coetaneo. Pierfrancesco Favino ha ringraziato anche il regista di Padrenostro "Che si è fidato dell'uomo più che dell'attore e mi ha chiesto di custodire il suo affetto più grande."
Recentemente Favino ha sorpreso pubblico e critica con diversi film biografici in cui ha confermato il suo talento e dato prova di trasformismo. Oltre a Padrenostro infatti, ha interpretato il pentito di mafia Tommaso Buscetta ne Il traditore e si è letteralmente trasformato in Bettino Craxi nel film Hammamet di Gianni Amelio.