Sofia Coppola ha presentato in anteprima alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia il suo nuovo documentario sullo stilista Marc Jacobs, amico di lunga data.
La regista ha raccontato alla stampa il suo profondo e duraturo legame con la moda, mondo che le è stato sempre di grande ispirazione nel corso della sua carriera.
Sofia Coppola, il mondo della moda e l'amicizia con Marc Jacobs
"È semplicemente qualcosa che amo ed è per me fonte di ispirazione ed entusiasmo. Ho sempre amato la moda. [E] ora ho figlie adolescenti" ha ricordato Coppola.

Tuttavia, all'inizio era titubante quando le è stato proposto il documentario sull'amico stilista: "Quando mi hanno chiesto di fare un film su Marc, ho pensato che non potevo farlo perché c'era troppa pressione e avrebbe dovuto venire molto bene perché lui è un mio amico e gli voglio molto bene. E poi ho continuato a pensare che sarebbe stato divertente guardare attraverso tutti gli archivi. Siamo amici da 30 anni, e [sarebbe stato divertente] poter rivivere il suo incredibile lavoro con cui sono cresciuta".
L'idea di un documentario non convenzionale di Sofia Coppola
La regista ha raccontato di aver cercato di realizzare un film che sembrasse personale ma non troppo, per non mettersi eccessivamente al centro dell'attenzione e lasciare spazio alla storia di Marc Jacobs.
Marc Jacobs ha raccontato di aver detto subito sì a Sofia Coppola: "È stato molto facile dire sì a Sofia. Mi sento molto a mio agio. Ero entusiasta dell'atteggiamento e dell'approccio di Sofia a un documentario che non fosse convenzionale. Era molto più organico e naturale".
Sofia Coppolaè conosciuta in tutto il mondo per aver diretto film considerati dei cult come Lost in Translation, con protagonisti Bill Murray e Scarlett Johansson.