L'artista tedesco Ulay, ex storico compagno di Marina Abramovich è morto all'età di 76 anni. Una vita consacrata alla Performance art, anche assieme alla Abramovich, conosciuta nel 1976 e con la quale ha condiviso una delle più note e discusse storie d'amore durata 12 anni.
Dal 2011 a Ulay era stato diagnosticato un cancro a seguito del quale aveva iniziato un percorso di cure chemioterapiche. Poi la decisione di rendere la malattia stessa oggetto d'arte, in un documentario dal titolo 'Project Cancer': "Nel picco della mia carriera ho trattato molto male il mio corpo con azioni masochistiche, auto-aggressive, ferendomi da solo. Tre anni fa ho scoperto di avere un cancro. Ma non aveva nulla a che fare col mio lavoro: le mie performances del passato, anzi, mi hanno insegnato che la mente deve essere più potente del corpo", aveva dichiarato nel 2014 a Il Piccolo Triste.
Risale invece al 2010 l'indimenticabile incontro con la ex compagna serba Marina Abramovich, durante una performance ('The Artist is present') di quest'ultima al MoMa di New York, in cui i visitatori venivano fatti accomodare su una seduta davanti alla donna. Ulay si presentò a sorpresa sedendosi di fronte alla ex compagna: le immagini dello sguardo potente, silenzioso e toccante che si scambiarono i due artisti hanno fatto il giro del mondo.
Altrettanto celebre la famosa passeggiata sulla Muraglia Cinese, che si concluse con la separazione dei due artisti e con la chiusura della loro storia d'amore.