Il 30 agosto 1987 fu presentato alla Mostra di Venezia, nel programma della Settimana della Critica, il film Notte italiana, esordio nel lungometraggio del compianto Carlo Mazzacurati. Trent'anni dopo il Torino Film Festival, dove il cineasta padovano presentò in anteprima il suo ultimo lungometraggio La sedia della felicità, ha voluto omaggiare colui che la direttrice della manifestazione, Emanuela Martini, considera uno dei migliori autori cinematografici italiani della sua generazione "per pulizia di sguardo, onestà intellettuale e umanità". Per l'occasione è stato festeggiato anche il trentennale della società di produzione Sacher Film, fondata da Nanni Moretti (direttore del festival torinese nel 2007 e nel 2008) e Angelo Barbagallo e lanciata proprio dal film di Mazzacurati. I due erano presenti al Cinema Massimo insieme all'attore protagonista Marco Messeri, al co-sceneggiatore Franco Bernini e alla segretaria d'edizione Valentina Zangirolami, che era anche la moglie del regista.
Moretti ha ripescato un foglio con una dichiarazione scritta per il debutto veneziano del film: "Con la Sacher Film, Angelo Barbagallo ed io vogliamo produrre quei film che vorremmo vedere al cinema, film non banali e con una identità. Vorremmo evitare le alternative, le brutte alternative, che si prospettano oggi ai film d'esordio: film poveri per necessità e non per scelta, quindi miseri e inutilizzabili, e infatti inutilizzati; o film fintamente internazionali, oggetti fatti per accontentare tutti ma che non piacciono a nessuno; e film fatti sulla falsariga di un brutto varietà televisivo, con gli stessi attori, gli stessi dialoghi e le stesse situazioni." Sottolineando la rilevanza di quelle parole al giorno d'oggi, il co-fondatore della Sacher ha poi aggiunto: "Mi ritenevo e mi ritengo un regista fortunato, volevo restituire un po' della fortuna che avevo avuto con i miei film e quindi produrre film di esordienti."
Angelo Barbagallo, dal canto suo, ha evocato la qualità da esordiente di quasi tutti coloro che parteciparono alla realizzazione di Notte italiana, compresi lui stesso e Moretti in quanto produttori. Messeri invece ha fatto il mattatore, ricordando un viaggio in Spagna e la vittoria di un premio: "Erano due corna enormi, stilizzate, non si sapeva dove metterle. Le hanno subito sequestrate subito in aeroporto, dicendo a Carlo che con quelle poteva uccidere sia il comandante che il co-pilota."
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