Tom Burke, protagonista della serie Strike, ha ammesso di aver dovuto chiedere aiuto per capire come affrontare le eventuali domande riguardanti le opinioni di J.K. Rowling sulle persone transessuali.
L'attore ha infatti il ruolo principale nell'adattamento dei romanzi scritti dalla creatrice di Harry Potter usando lo pseudonimo Robert Galbraith.
L'ammissione dell'attore
Durante un'intervista rilasciata a The Independent per promuovere Furiosa: A Mad Max Saga, Tom Burke ha ammesso di aver richiesto un media training specifico prevendendo le possibili domande sulla questione e volendo rimanere neutrale per quanto riguarda il dibattito in corso.
L'interprete di Strike ha premesso che spera si possa "ricucire" lo strappo tra la scrittrice e buona parte dei suoi fan: "Voglio che questi gruppi trovino una soluzione. Non voglio dire nulla nel contesto sbagliato, o nel momento sbagliato, che potrebbe far peggiorare la situazione, perché non è bello. C'è così tanta antipatia in giro. Odio questo termine 'guerra di cultura'... Forse è ingenuo dirlo, ma non voglio farne parte. Voglio far avvicinare le persone".
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Tom ha inoltre aggiunto che non pensa la sua integrità sia a rischio recitando nella serie Strike e che non vuole prendere posizione nel dibattito, pur essendo consapevole che potrebbe non essere una scelta apprezzata da parte di tutti gli spettatori: "Si tratta di quello che attualmente mi fa sentire a mio agio. Non sto dicendo che non condividerò mai la mia opinione, non vuol dire che non mi senta parte di tutto ciò. Semplicemente voglio dire qualcosa che sia utile a trovare una soluzione".