In seguito alle accuse di abusi sessuali su minori e di molestie al centro di una causa intentata contro di lei e il comico Aries Spears, Tiffany Haddish ha deciso di rompere il silenzio affidando le sue parole al suo profilo Instagram ufficiale. Haddish e Spears sono stati citati in giudizio da un'anonima donna di 22 anni, Jane Doe, per aver inflitto intenzionalmente stress emotivo, per grave negligenza, percosse sessuali, molestie sessuali e abusi sessuali contro lei e suo fratello quando erano minorenni. Accuse negate dai rappresentanti di entrambi.
Tiffany Haddish è inoltre stata accusata di supervisione negligente/mancata avvertenza, violazione del dovere fiduciario e frode costruttiva. Le accuse si legano ad uno sketch chiamato "Through a Pedophile's Eyes", pubblicato su Funny or Die.
La Haddish, secondo quanto riportato all'interno della denuncia, ha reclutato il fratello della querelante, indicato nella denuncia come John Doe, per esibirsi nello sketch. Quest'ultimo includeva Aries Spears che massaggiava la schiena del bambino con dell'olio, fumava un sigaro mentre guardava John fare il bagno senza indumenti.
Nelle scorse ore, Tiffany Haddish, ha deciso di rilasciare una dichiarazione affidandola al suo profilo social. "So che le persone hanno un sacco di domande. Ho capito. Sono proprio lì con te", ha scritto la Haddish. "Purtroppo, poiché c'è una causa legale in corso, c'è ben poco che posso dire in questo momento. Ma, chiaramente, mentre questo sketch doveva essere comico, non era affatto divertente - e mi rammarico profondamente di aver accettato di recitare. Non vedo l'ora di poter condividere molto di più su questa situazione il prima possibile".
Secondo quanto dichiarato dell'avvocato della comica e attrice, Andrew Brettler, il querelante "ha cercato di far valere queste false affermazioni contro la signora Haddish per diversi anni. Ogni avvocato che ha inizialmente preso in carico il suo caso - e ce n'erano diversi - alla fine ha abbandonato la questione una volta che è diventato chiaro che le affermazioni erano infondate", ha proseguito l'avvocato. "Ora, la madre della querelante ha sua figlia adulta che si rappresenta in questa causa. Le due affronteranno insieme le conseguenze del perseguire questa azione frivola".
Intanto, un rappresentante di Funny or Die aveva dichiarato che lo sketch "Through a Pedophile's Eyes" era stato caricato sul loro sito come contenuto generato dagli utenti. Ritenendo il video "assolutamente disgustoso", lo ha rimosso dal sito nel 2018 "subito dopo essere venuto a conoscenza della sua esistenza".