Terminator 7 senza Arnold Schwarzenegger: James Cameron conferma l'addio a T-800

Il regista di Avatar - Fuoco e cenere ha confermato l'assenza del volto simbolo del franchise nel prossimo capitlo della saga che ripartirà senza l'androide antieroe.

Arnold Schwarzenegger in una scena di Terminator

Il prossimo sarà un Terminator senza Terminator. Arnold Schwarzenegger non parteciperà al settimo capitolo del franchise, e la conferma arriva direttamente da James Cameron. La star ha interpretato T-800 sin dal primo film del 1984 ma ora dirà addio al personaggio.

Il motivo è molto semplice: è temo che una nuova generazione di personaggi prenda le redini della saga sci-fi di James Cameron. Ne ha parlato lo stesso regista nel corso di un'intervista a The Hollywood Reporter.

Una nuova era per Terminator senza Arnold Schwarzenegger

"È tempo per una nuova generazione di personaggi" ha spiegato Cameron "Ho insistito perché Arnold fosse coinvolto in Terminator: Destino oscuro, ed è stata una grande conclusione per il suo percorso nei panni del T-800".

Terminator: Arnold Schwarzenegger nell'iconico ruolo
Arnold Schwarzenegger in una scena di Terminator

Tuttavia, ora è il momento di cambiare: "Serve un'interpretazione più ampia di Terminator e dell'idea di una guerra nel tempo e di una superintelligenza. Voglio fare cose nuove che la gente non sta immaginando".

Il nuovo Terminator arriverà soltanto dopo la conclusione del mastodontico lavoro su Avatar: "Una volta che la polvere si sarà posata su Avatar tra un paio di mesi, mi ci tufferò davvero. Ci sono molti problemi narrativi da risolvere. Il più grande è: come faccio a restare abbastanza avanti rispetto a ciò che sta realmente accadendo da renderlo fantascienza?".

Avatar - Fuoco e cenere prima di Terminator 7

In attesa di vedere la nuova generazione di personaggi nel settimo capitolo di Terminator, James Cameron è tornato al cinema con il terzo capitolo della saga fantascientifica di Avatar, a tre anni di distanza dal secondo film, girato in contemporanea.

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James Cameron non pensa a Fuoco e cenere come ad un sequel un punto d'arrivo della saga: "È un gioco a lungo termine. E ho iniziato sapendo che avremmo giocato una partita lunga, scommettendo che il pubblico ci avrebbe seguito e si sarebbe preso a cuore questi personaggi. Perché anche se sono alti tre metri e blu, sono persone".