La serie su JFK Jr e Carolyn Bessette sommersa dalle critiche ancora prima dei ciak e Ryan Murphy risponde

Ryan Murphy è al lavoro sulla prima stagione della serie antologica American Love Story e ha difeso il progetto dopo le dure critiche suscitate dalla prima foto dei protagonisti.

Una foto dei protagonisti di American Love Story

Ryan Murphy ha scatenato più di una polemica condividendo una foto di Paul Kelly e Sarah Pidgeon prima delle riprese di American Love Story, la serie antologica in cui si racconterà la storia di John F. Kennedy Jr. e Carolyn Bessette.
A guidare i commenti negativi sono stati Jack Schlossberg, contrario al progetto, e alcuni giornalisti che non hanno apprezzato per nulla i costumi indossati dai due attori.

Le critiche della famiglia

Schlossberg, in una storia Instagram, ha spiegato: "Il mio feed delle notizie, ultimamente, è stato pieno di immagini di mio zio, John F. Kennedy Jr., un uomo grandioso. Per chi si sta chiedendo se la sua famiglia sia stata mai consultata, o abbia qualcosa a che fare con il nuovo show che sta venendo realizzato su di lui, la risposta è no, e non c'è in realtà molto che possiamo fare".
Il giornalista di Vogue ha ricordato che la legge nello stato di New York non protegge il diritto alla privacy di qualcuno dopo la morte, tra cui la capacità di controllare il proprio nome, la propria immagine e la propria storia. Jack ha aggiunto: "E per quel che importa, lui è considerato una figura pubblica, quindi non c'è molto che possiamo fare".
Sui social Schlossberg ha voluto aggiungere: "Spero che chi sta realizzando questo show tenga seriamente in considerazione quello che sosteneva nella sua vita, i risultati che aveva raggiunto, e che doni parte dei profitti del progetto alla John F. Kennedy Library. Per essere chiaro, penso che l'ammirazione per mio zio John sia grandiosa. Quello che penso non sia grandioso sia trarne un profitto in un modo grottesco".

Murphy ha commentato le parole del nipote di JFK Jr. assicurando che farà una donazione e che capisce il suo punto di vista, ammettendo che avere i membri della propria famiglia costantemente al centro delle notizie sia qualcosa di molto difficile da affrontare.

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Le polemiche per i costumi

Ryan non ha invece apprezzato gli articoli, come quello di The Cut, in cui si critica duramente lo show televisivo sostenendo che i costumi scelti per Carolyn Bessette-Kennedy, considerata in vita e anche ora un'icona di moda, siano solo una brutta copia economica dei look a cui si ispirano.
Il produttore ha risposto, parlando con Variety, che trova interessante una reazione così dura, ma ribadendo che le immagini apparse online non mostrano gli attori con i costumi che indosseranno negli episodi, ma solo con degli abiti usati per i camera test.
Per delineare il look di Carolyn nella serie sono state coinvolte 10 persone e sono stati acquistati anche degli abiti realmente appartenuti a Bessette-Kennedy, oltre ad aver ricreato dei capi iconici come l'abito da sposa firmato da Narciso Rodriguez.

Murphy ha poi sostenuto che stiano realizzando una storia su una persona che si innamora dell'uomo più famoso al mondo e "improvvisamente non può uscire di casa. Era costantemente fotografata, insultata dai paparazzi. Ogni gesto e scelta in fatto di moda erano analizzati in ogni dettaglio. Ora stanno facendo alla nostra Carolyn quello che hanno fatto nella vita reale a Carolyn. Non è giusto".
Il produttore ha inoltre respinto le critiche di Vogue che hanno sostenuto che anche il colore dei capelli dell'attrice fosse sbagliato: "Ma l'hairstylist non poteva nemmeno dire la differenza tra i capelli reali e una parrucca perché ha insistito che si trattassero dei veri capelli di Sarah. Non è così, era una parrucca. Perché Vogue non ci ha chiamato e chiesto: 'Parlate delle vostre decisioni. Quali sono le foto che avete usato come riferimento?'?. Trovo che sia interessante perché Vogue ci ha chiamato varie volte per esprimere interesse nel parlare della serie, ma una delle prime cose che scrivono è questa senza prima nemmeno controllare facendoci delle domande?".