Sebastian Stan difende i film Marvel: "Se criticate dovete offrire qualcosa di meglio"

L'interprete del Soldato d'Inverno è tornato ad attaccare chi critica i film Marvel senza offrire un'alternativa migliore

Sebastian Stan nei film Marvel

Sebastian Stan è stanco delle critiche contro i film Marvel. L'attore, che interpreta Bucky Barnes nel MCU dal film Captain America: Il primo vendicatore, si è nuovamente lamentato della questione in un'intervista alla rivista GQ UK.

"Non ho mai fatto parte di una società che mette così tanto cuore e pensiero in ogni cosa", ha dichiarato Stan alla rivista. "Se la Marvel non ci fosse più, creerebbe un buco così grande che si dovrebbe riempire per forza. Non si può semplicemente andare là fuori e smerdare qualcosa senza offrire un'alternativa migliore".

I fan della Marvel hanno respinto in gran parte i progetti dello studio per il 2023, affondati anche dalla critica, come Ant-Man and the Wasp: Quantumania e The Marvels, che hanno fatto fiasco al botteghino. Quest'ultimo titolo è diventato il film che ha incassato meno nella storia dello studio.

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The Apprentice: Sebasian Stan sul tappeto rosso della 77ª edizione del Festival di Cannes

Nel corso degli anni, la Marvel è stata anche accusata da registi di primo piano come Martin Scorsese di aver alterato drasticamente la percezione dei film con budget molto contenuti e di aver escluso i film più piccoli dal giro dei multiplex.

Sebastian Stan: "Criticare Marvel è troppo comodo, ma fare un buon film è fottutamente difficile"

In un'intervista rilasciata il mese scorso per la copertina di Variety, Stan aveva dichiarato che, sebbene alcuni fan continuino a criticare la qualità del MCU e l'effetto sismico del franchise sulla cultura cinematografica, li considera fondamentali per l'industria dell'intrattenimento nel suo complesso. Prossimamente, rivedremo il Bucky di Sebastian Stan in Thunderbolts.

"È diventato davvero comodo prendersela con i film Marvel", aveva detto Stan. "E va bene così. Tutti hanno un'opinione. Ma sono una grande parte di ciò che contribuisce a questo business e ci permette di avere anche film più piccoli. È un'arteria che viaggia attraverso il sistema di questa macchina che è Hollywood. Si alimenta in molti più modi di quelli che la gente può sapere".