Sanremo 2022: Mario Adinolfi commenta la vittoria di Mahmood e Blanco

A Mario Adinolfi non è andata giù la vittoria di Mahmood e Blanco a Sanremo 2022: per il giornalista Elisa e Gianni Morandi hanno perso perchè etero.

Mario Adinolfi non ha accettato il verdetto di Sanremo 2022 che ha visto trionfare Mahmood e Blanco con la loro 'Brividi': per il giornalista gli altri cantanti finiti sul podio, Elisa e Gianni Morandi, hanno perso solo perché etero. Il direttore del quotidiano La Croce torna sul suo argomento preferito, ovvero lo pseudo dominio della comunità LGBT, che in questo caso avrebbe pilotato la classifica generale letta da Amadeus al termine della kermesse canora.

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Dopo aver accusato dai microfoni di Radio Roma i cantanti di Sanremo di fare uso di sostanze stupefacenti "mi pare evidente che qualche tipo di sostanza stupefacente possa circolare dietro le quinte: basta vedere alcune esibizioni", Mario Adinolfi ha voluto condividere con gli italiani anche la sua opinione sulla classifica finale di Sanremo 2022, letta in chiave di scontro tra gli etero e la comunità LGBT, dove questi ultimi hanno vinto nonostante i primi fossero riusciti a portare Elisa e Gianni Morandi in finale.

Il presidente del Popolo della Famiglia ha esternato questa sua opinione sui social dove ha richiamato la vittoria di Mahmood del 2019, vista come una sorta di dispetto a Matteo Salvini e la sua politica sull'immigrazione. "dopo aver rubato la vittoria a Ultimo, sulla spinta dell'ideologia immigrazionista allora da contrapporre a Salvini, stavolta Mahmood opera il furto ai danni di due giganti (Elisa e Morandi)". Subito dopo, riferendosi ai cantanti finiti al secondo e al terzo posto della kermesse, dice che la loro unica sfortuna è stata "di essere etero quando dominano gli Lgbt".

Il post continua così "La sproporzione clamorosa tra cantanti gay (o gayish o bisex o fluid) a cui è stato consentito di tutto pur di proporre in maniera chiara e dura che l'ideologia gender è vincente rispetto al numero di cantanti etero tutti confinati nell'area 'vecchi', non rispecchia in nulla la società italiana. Ma che scrivo a fare. Sono riusciti a farvi diventare così coglioni da non capire che non esistono poteri buoni".

Poco prima Mario Adinolfi aveva dedicato un post leggermente pruriginoso alla spagnola Ana Mena, dove aveva evidenziato la sua bellezza piuttosto che la sua bravura "Ho già dedicato il mio apprezzamento a Ana Mena, ingiustamente massacrata dai giornalisti italiani perché sa essere bella, bionda e etero. 10, 10, 10 da me".

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