Si preannuncia una serata d'oro, la terza della 60esima edizione del Festival di Sanremo, a cominciare dall'abito di Antonella Clerici e del maestro Sabiu, che brillano sotto i riflettori. Sarà una serata speciale, annuncia la conduttrice, perchè vedrà tra i suoi protagonisti anche gli artisti che hanno fatto la storia della manifestazione, ma anche i big in gara eliminati nei giorni scorsi, che avranno la possibilità di tornare in competizione grazie al televoto. Prima di annunciare questi ultimi, la Clerici si prende qualche secondo di tempo per salutare Giorgia, che sul palco dell'Ariston ha trovato il successo, e proprio oggi ha dato alla luce un bambino.
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Accoglienza ben diversa viene riservata a Pupo ed Emanuele Filiberto, tanto che la Clerici sembra quasi imbarazzata dalla pioggia di fischi che arrivano dal pubblico, ancor prima che l'esibizione abbia inizio. Non c'è modo di far cambiare idea agli spettatori su Italia amore mio, che è sicuramente il brano più maltrattato di questa edizione, insieme ai due interpreti. In seguito tocca a Valerio Scanu, che per l'occasione è accompagnato da Alessandra Amoroso, e poi ai Sonhora, che invece hanno scelto di esibirsi con Dodi Battaglia dei Pooh, recentemente ritiratisi, dopo una lunga carriera. A concludere il giro di esibizione degli eliminati, arrivano Nino D'Angelo e Maria Nazionale (accompagnati da Sparagna e Le voci del sud), che rispetto alla prima sera sembrano meno "scatenati", e vengono accolti da un pubblico diviso tra grandi applausi e fischi.
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La celebrazione prosegue con Fiorella Mannoia, che tra le altre cose ripropone una splendida E se domani, quindi con Miguel Bosè, che azzarda una versione poco convincente (e discutibile) di Non ho l'età della Cinquetti, Edoardo Bennato e Massimo Ranieri, che ancora una volta riesce a coinvolgere il pubblico con l'intramontabile Perdere l'amore, che vinse a Sanremo 22 anni fa. L'attore e cantante napoletano, ha annunciato anche un progetto molto importante che lo vedrà collaborare con la Rai per la regia e l'interpretazione di quattro commedie di Eduardo De Filippo. Tocca a Carmen Consoli celebrare la Sanremo degli anni '50 con Grazie dei fior, e accompagnare quella che è considerata un'icona del Festival, Nilla Pizzi, che a 91 anni riempie il palco con un sontuoso strascico da regina e accenna uno dei suoi successi più grandi.
Si chiude con Cocciante - e un immancabile pezzo da Il gobbo di Notre Dame - e Francesco Renga. Prima della fine della terza serata però, Elisa e Fiorella Mannoia uniscono il proprio talento interpretativo e vocale per un'interpretazione di Almeno tu nell'universo di Mia Martini.
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L'appuntamento per la quarta serata, è a domani, con i Tokio Hotel e Bob Sinclair.