Si preannuncia una serata d'oro, la terza della 60esima edizione del Festival di Sanremo, a cominciare dall'abito di Antonella Clerici e del maestro Sabiu, che brillano sotto i riflettori. Sarà una serata speciale, annuncia la conduttrice, perchè vedrà tra i suoi protagonisti anche gli artisti che hanno fatto la storia della manifestazione, ma anche i big in gara eliminati nei giorni scorsi, che avranno la possibilità di tornare in competizione grazie al televoto. Prima di annunciare questi ultimi, la Clerici si prende qualche secondo di tempo per salutare Giorgia, che sul palco dell'Ariston ha trovato il successo, e proprio oggi ha dato alla luce un bambino.
Si inizia con Toto Cutugno, che sale sul palco completamente vestito di bianco, accompagnato da Belen Rodriguez. Qualsiasi pregiudizio sulla showgirl argentina, va detto, cade non appena inizia a cantare: non è Maria Callas, ma ha una voce gradevole e intonata (al contrario del suo partner, che stasera non è al meglio) e il pubblico la accoglie con un applauso.Accoglienza ben diversa viene riservata a Pupo ed Emanuele Filiberto, tanto che la Clerici sembra quasi imbarazzata dalla pioggia di fischi che arrivano dal pubblico, ancor prima che l'esibizione abbia inizio. Non c'è modo di far cambiare idea agli spettatori su Italia amore mio, che è sicuramente il brano più maltrattato di questa edizione, insieme ai due interpreti. In seguito tocca a Valerio Scanu, che per l'occasione è accompagnato da Alessandra Amoroso, e poi ai Sonhora, che invece hanno scelto di esibirsi con Dodi Battaglia dei Pooh, recentemente ritiratisi, dopo una lunga carriera. A concludere il giro di esibizione degli eliminati, arrivano Nino D'Angelo e Maria Nazionale (accompagnati da Sparagna e Le voci del sud), che rispetto alla prima sera sembrano meno "scatenati", e vengono accolti da un pubblico diviso tra grandi applausi e fischi. La prima ospite chiamata a celebrare il 60esimo compleanno del Festival è Elisa, che regala una splendida Una canzone per te, di Endrigo e poi un medley di alcuni brani del suo ultimo album, Heart. Fiocchi di neve e palloni colorati per una performance un po' surreale che il pubblico accoglie a braccia aperte.
La celebrazione prosegue con Fiorella Mannoia, che tra le altre cose ripropone una splendida E se domani, quindi con Miguel Bosè, che azzarda una versione poco convincente (e discutibile) di Non ho l'età della Cinquetti, Edoardo Bennato e Massimo Ranieri, che ancora una volta riesce a coinvolgere il pubblico con l'intramontabile Perdere l'amore, che vinse a Sanremo 22 anni fa. L'attore e cantante napoletano, ha annunciato anche un progetto molto importante che lo vedrà collaborare con la Rai per la regia e l'interpretazione di quattro commedie di Eduardo De Filippo. Tocca a Carmen Consoli celebrare la Sanremo degli anni '50 con Grazie dei fior, e accompagnare quella che è considerata un'icona del Festival, Nilla Pizzi, che a 91 anni riempie il palco con un sontuoso strascico da regina e accenna uno dei suoi successi più grandi.
Si chiude con Cocciante - e un immancabile pezzo da Il gobbo di Notre Dame - e Francesco Renga. Prima della fine della terza serata però, Elisa e Fiorella Mannoia uniscono il proprio talento interpretativo e vocale per un'interpretazione di Almeno tu nell'universo di Mia Martini. Polemiche, dopo mezzanotte per le performance di alcuni artisti del gruppo dei giovani che erano rimasti ancora inascoltati, per stasera il Festival sfora sui tempi, al contrario delle prime due serate. "E' stata una serata leggendaria, bellissima ed era giusto che fosse celebrativa", si è giustificata la Clerici prima di ritirare finalmente la busta con i brani "ripescati" dal televoto: sono quello di Valerio Scanu - che naturalmente può contare su un pubblico televisivo già "collaudato" e forte - e con buona pace del pubblico in sala, che protesta con veemenza, anche quello di Pupo e Emanuele Filiberto di Savoia.
L'appuntamento per la quarta serata, è a domani, con i Tokio Hotel e Bob Sinclair.