Rosario Dawson e le accuse di aggressione transfobica: ecco cosa successe

Rosario Dawson ha risposto alle critiche riguardanti le accuse di transfobia con cui fa i conti ormai da un anno: ma cosa successe esattamente all'epoca?

I fan di Star Wars, e quindi di The Mandalorian, hanno criticato la scelta della Disney di affidare a Rosario Dawson il ruolo di Ahsoka Tano nella serie tv poiché il nome dell'attrice continua ad essere associato alla presunta aggressione transfobica di cui è stata accusata nell'ottobre 2019. Ma cosa successe esattamente un anno fa?

Rosario Dawson Madre
Rosario Dawson con sua madre Isabel

Poco più di un anno fa, una persona transgender presentava una causa contro Rosario Dawson e la sua famiglia, sostenendo di essere stato aggredito. Secondo tali accuse, Dawson e tre membri della sua famiglia avrebbero violato i diritti civili di Dedrek Finley, discriminandolo per il suo status di transgender. Bisogna sottolineare come l'accusante non fosse un estraneo ma, al contrario, una persona molto vicina alla famiglia dell'attrice, per la quale lavorava da tempo come tuttofare. Dopo aver prestato servizio a New York, Finley si è trasferito in una casa a North Hollywood, affittata dalla famiglia Dawson, e subito dopo si è dichiarato transgender, dicendo alla famiglia che da quel momento sarebbe stato Dedrek e che bisognava usare i pronomi maschili per riferirsi a lui.

Immediatamente dopo il coming out, i familiari di Rosario Dawson lo avrebbero offeso più volte al giorno, con deliberata indifferenza sul modo appropriato per rivolgersi a lui. L'attrice, in particolare, non avrebbe fatto nulla per sistemare la situazione e, anzi, avrebbe continuato a rivolgersi a lui al femminile. Finley ha anche raccontato nel dettaglio un'aggressione portata avanti da Isabel Dawson, madre di Rosario, la quale lo avrebbe trascinato fuori dalla casa che loro gli avevano ordinato di lasciare, per poi attaccarlo. "Una volta che il signor Finley giaceva indifeso a terra, Isabel, che è sostanzialmente più grande di lui, è salita sul suo corpo ed ha iniziato a prenderlo a pugni", affermava la causa, sostenendo inoltre che Rosario Dawson abbia assistito all'aggressione, sedendosi poi sopra di lui per trattenerlo e assicurarsi che sua madre potesse continuare a picchiarlo.

Isabel Dawson gli avrebbe quindi rubato il cellulare che secondo Finley conteneva le prove delle precedenti minacce. All'epoca della denuncia, l'avvocato dell'aggredito aveva anche dichiarato di aver contattato numerose volte il legale della famiglia Dawson nel tentativo di risolvere la questione prima di intentare una causa, senza però ricevere risposta. "Il signor Finley aveva un buon rapporto con la famiglia, la quale gli offrì una situazione di vita dignitosa ed una situazione lavorativa a tempo pieno. Quando lo hanno fatto, lo conoscevano come una donna lesbica", disse il legale, spiegando come le cose siano degenerate quando Finley ha fatto coming out e si è dichiarato transgender. "Il mio assistito vuole solo ottenere una sorta di risarcimento, in modo da poter ricostruire la sua vita e lasciarsi alle spalle questo incidente".

Insomma, una questione alquanto spinosa, sulla quale Rosario Dawson è tornata ad esprimersi in seguito alla sua apparizione in The Mandalorian, rispondendo così alle accuse di transfobia: "Capisco perché le persone siano così preoccupate. Lo sarei anche io se avessi sentito quelle accuse. Ma, come abbiamo visto negli ultimi mesi, la verità sta venendo fuori. Ogni singola accusa di discriminazione è stata archiviata dalla persona che le aveva avanzate e mi rattrista il fatto che sia una situazione legata ad una persona che conosco sin da quando ero adolescente e che la mia famiglia stava semplicemente cercando di aiutare. Ma provo ancora una grande empatia nei suoi confronti". Ricordiamo che ben 18 delle 20 accuse sono state ritirate senza alcun accordo tra Finley e la famiglia dell'attrice, mentre rimane aperto il caso riguardante la presunta aggressione fisica che ha visto coinvolti Finley e la madre di Rosario Dawson