Roberto De Feo, il regista di The Nest: "Ecco come è cambiato l'horror al cinema"

Roberto De Feo, regista di The Nest - Il Nido, durante la nostra intervista all'UltraPop Festival ha commentato come è cambiato il cinema horror odierno, italiano e non solo.

È una figura che si sta facendo notare nel panorama dell'horror italiano: Roberto De Feo durante l'Ultrapop Festival ha svelato la sua particolare visione del cinema odierno, commentando che non fa più paura, ma potrebbe ancora farlo.

Dopo il suo ultimo film di genere The Nest - Il nido, Roberto De Feo lascia ancora qualche speranza nell'horror italiano, ma nel nostro canale twitch ci svela come e perché c'è ancora da migliorare:

The Nest Il Nido 5
The Nest - Il Nido: un momento del film diretto da Roberto De Feo

"Mi sono appassionato all'horror sin da giovanissimo" - ha raccontato De Feo - "quel brivido misto di adrenalina, eccitazione, paura, sadismo che ti dà nell'assistere a un film horror, è ciò che mi ha sempre affascinato. Al cinema tu puoi controllare la paura, puoi chiudere gli occhi, alzarti, andartene, girarti dall'altra parte, tutte cose che non potresti mai fare nel mondo reale. È un'esperienza che vivevi in sala. Poi è cambiato tutto: l'horror, al cinema, è sempre più diventato "vero", si è passati alle riprese "in diretta", al documentario, ai temi sociali, l'horror insomma è diventato sempre più vicino a noi, faceva molta più paura quello che vedevi a luci accese, rispetto a quello che trovavi nel buio. È così che si è persa la paura nei film horror."

Se non ci fossero stati film come Lo chiamavano jeeg robot, saremmo ancora a girare commedie all'italiana

"Dovremmo tornare a far paura e non a spaventare" - ha continuato De Feo - "perché non cambiamo i punti di vista? Sarebbe interessante rielaborare concetti realistici, da altri punti di vista, mi viene in mente la visione di un supereroe visto con altri occhi. Oppure sarebbe un documentario fantastico mostrare quello che un regista italiano deve fare oggi per fare film horror! C'è una grande sfiducia, da parte del pubblico nostrano, nei film horror italiani e li capisco. Per trent'anni non è stato prodotto da parte nostra nulla di decente, gli italiani evitano i nostri horror ancora prima di vederli. Ma dateci fiducia: le idee non ci mancano, se non ci fossero stati certi film come Lo chiamavano jeeg robot, saremmo ancora a girare commedie all'italiana, loro hanno riaperto le porte della fiducia nei confronti degli italiani, si può ancora tornare a farvi paura come un tempo!"