In occasione della presentazione del documentario a lei dedicato, Rita Moreno ha ricordato il suo matrimonio con Leonard Gordon ma anche la tumultuosa storia con Marlon Brando, durante la quale affrontò il trauma dell'aborto ed un tentato suicidio.
Questa settimana al Sundance Film Festival è stato presentato Rita Moreno: Just a Girl Who Decided to Go For It, un documentario incentrato sull'attrice, cantante e ballerina portoricana, oggi 89enne. L'opera, diretta da Mariem Pérez Riera, ripercorre la straordinaria carriera di Moreno, prima donna latina a realizzare l'ambito "EGOT" nel 1977, dopo aver conquistato un Oscar per West Side Story, due Emmy per The Muppet Show e The Rockford Files, un Tony per The Ritz ed un Grammy per The Electric Company.
All'interno del documentario, Rita Moreno ha riportato alla mente alcune fasi decisive della sua vita professionale e privata, descrivendo anche il senso di liberazione provato dopo la morte di suo marito, Leonard Gordon, con cui era sposata da 45 anni. "Quando è morto, ho pensato 'È finita. Non devo più rispondere a nessuno'", dice Moreno nel docufilm, spiegando che non avrebbe parlato pubblicamente del loro matrimonio se lui fosse ancora vivo oggi. "Non avrei mai parlato di lui senza il suo permesso. Non potevo farlo", ha dichiarato l'attrice ai giornalisti dopo la presentazione dell'opera, specificando che: "Era una persona meravigliosa, era solo il nostro matrimonio a non funzionare. Non mi rendevo conto di quanto avessi disperatamente bisogno di stare da sola".
Prima di sposare Gordon, Rita Moreno ebbe una relazione di otto anni con Marlon Brando, con cui condivise il set in occasione del film La notte del giorno dopo. Un rapporto tumultuoso, durante il quale l'attrice dovette affrontare un aborto ed un lungo periodo di depressione, culminato con un tentativo di suicidio. Una volta scoperta la sua gravidanza, Brando le organizzò un aborto, procedura che si rivelò quasi fatale per lei, che continuò a sanguinare per giorni. "È stato molto spaventoso, perché avrei potuto morire", dice Moreno che, dopo aver girato West Side Story, scossa ancora dall'abuso emotivo di Brando, tentò il suicidio ingerendo sonniferi. "È stato umiliante ed ho lasciato che mi calpestasse. Volevo liberarmi di me stessa perché pensavo di non meritare più di vivere".
Dopo essere sopravvissuta al tentativo di suicidio, l'attrice è entrata in terapia ed è riuscita a concludere la sua storia con Brando. Anche se attualmente non frequenta più la terapia, Moreno ammette di aver lasciato sempre una porta aperta: "Il mio terapista ora vive a San Francisco e ha detto 'Ogni volta che vuoi un consiglio, non devi nemmeno venire qui, chiama e basta. Ho parlato con lui un gran numero di volte quando avevo problemi con il mio matrimonio ed è stato immensamente utile".