Rai Movie chiude i battenti: il canale dedicato ai film del servizio pubblico verrà cancellato dai palinsesti. Insieme a lui scompare anche Rai Premium, dedicato alle fiction, per lasciare spazio ad una nuova entità, Rai 6, dedicata interamente ad un pubblico femminile che farà da contraltare al già esistente Rai 4, il quale verrà declinato al maschile.
Per molti appassionati sarà un colpo durissimo perché con la cancellazione di Rai Movie viene a mancare una emittente unica nel panorama della televisione generalista che trasmetteva cinema praticamente 24 ore su 24, con una programmazione variegata in cui, insieme alle nuove uscite, trovavano spazio anche grandi classici e programmi di approfondimento. Numeri alla mano, infatti, i due canali Rai avevano un pubblico di tutto rispetto e incassavano introiti pubblicitari maggiori rispetto al loro costo. Come riporta Il Giornale, Rai Movie e Rai Premium costavano circa un milione di euro all'anno, molto meno di una singola puntata di San Remo per capirci, ma riuscivano ad avere introiti trenta volte superiori.
Se ci fermiamo al solo dato economico, questa decisione dell'amministratore delegato Fabrizio Salini risulta inspiegabile e solo la sua audizione in commissione vigilanza, prevista per la prossima settimana, potrebbe far luce su questa scelta. Ma a questo poi, se ne aggiunge un'altro: il perché dover fare necessariamente una programmazione dedicata sulla base del sesso di chi guarda con la divisione in due canali. Come se il pubblico femminile non sia adatto ad un film d'azione e, viceversa, quello maschile non possa o addirittura non debba appassionarsi ad una storia d'amore. Ne verrebbe meno la sua virilità?
Senza contare poi che la sparizione di Rai Movie pone un ultimo grosso problema di natura giuridica: il decreto Franceschini impone alla Rai di sostenere il cinema italiano attraverso la presenza di una quota di opere nazionali. Cosa che veniva regolarmente garantita attraverso questo canale. Ma ora, con la sua eliminazione, come faranno ad assolvere a questo obbligo di legge?