Rachel Zegler avrebbe causato indirettamente le minacce di morte ricevute da Gal Gadot, la sua co-star in Biancaneve, con un messaggio condiviso online sui social media.
Il sito di Variety ha infatti condiviso alcuni dettagli riguardanti il dietro le quinte dei mesi precedenti all'arrivo nelle sale del nuovo film Disney, rivelando che è stato necessario anche assumere un 'guru dei social media' per cercare di evitare ulteriori polemiche.
I problemi causati dai post social
Nonostante le indiscrezioni sostenessero il contrario, tra Rachel Zegler e Gal Gadot non ci sarebbero stati scontri o problemi sul set, anche se durante la promozione di Biancaneve le due star non hanno interagito molto.
Il problema principale, secondo il report pubblicato online, sarebbe legato al post pubblicato il 12 agosto 2024 dall'interprete della principessa.

A distanza di tre giorni dall'evento D23, Rachel aveva scritto online un post per ringraziare i suoi sostenitori, aggiungendo poi "E ricordate sempre, Palestina libera".
Il post è stato visto oltre 8.8 milioni di volte e tra le fila della Disney in molti sono rimasti sconvolti dalla presa di posizione politica, sollevando anche delle critiche rivolte al team dell'attrice. Il produttore Marc Platt avrebbe persino deciso di andare a New York per parlare direttamente con lei, ma Rachel non ha accettato di cancellare il post.
Gal Gadot, che è israeliana, ha però subito un aumento delle minacce di morte ricevute online, costringendo la Disney ad aumentare la sicurezza della star e della sua famiglia. Una fonte vicina allo studio ha sottolineato: "Non aveva capito le ripercussioni delle sue azioni e quello che significavano per il film, per Gal, per chiunque".
I post politici di Rachel sono continuati anche durante le elezioni presidenziali negli Stati Uniti e lo studio, su richiesta anche di Platt, ha deciso di obbligarla a lavorare con un guru dei social media che ha controllato ogni post condiviso prima dell'arrivo nelle sale del film.