R. Kelly è apparso in tv per rispondere alle accuse di violenza sessuale che gli sono state rivolte da quattro donne, tre delle qualle minorenni al momento delle presunte aggressioni, perdendo più volte il controllo mentre veniva intervistato dalla veterana del piccolo schermo Gayle King.
R. Kelly, che rischia una pena che potrebbe arrivare a quota 70 anni di detenzione se venisse ritenuto colpevole di tutti i crimini, era infatti ospite della trasmissione CBS This Morning quando ha iniziato a urlare sostenendo: "Sono davvero stanco di tutte le menzogne. Sto sentendo delle cose e leggendo dei blog e sono semplicemente stanco. Tutto mi disturba: che avrei intrappolato queste ragazzine in cantina, che degli elicotteri sarebbero passati sopra la mia casa cercando di salvare qualcuno che non era in pericolo perché non si trovava lì, che ammanetterei le persone, le farei morire di fame, avrei un harem, una setta. Non so nemmeno che cosa sia una setta, ma so che non ne ho fondata una".
Kelly è accusato di abusi e violenze da ormai un decennio e nel 2002 era stato arrestato perché coinvolto in un video pedopornografico con una ragazzina di tredici anni, crimine per cui è stato dichiarato innocente perché si riteneva impossibile identificare con certezza l'uomo immortalato durante il rapporto ripreso. Molte donne, tra cui anche l'ex moglie Andrea Lee, lo hanno però accusato duramente di fronte alle telecamere in occasione del documentario Surviving R. Kelly che ha portato alla decisione della Sony di licenziarlo e molti artisti hanno deciso di rimuovere dalla propria discografia i brani incisi con l'artista.
I procuratori distrettuali sono al lavoro a Chicago, New York e Atlanta per indagare sulle dichiarazioni.
L'artista ha replicato a quanto mostrato sullo schermo: "Se lo si guarda davvero bene, tutti stanno dicendo cose negative su di me. Nessuno dice qualcosa di positivo. Stavano descrivendo Lucifero. Io non sono il diavolo. Sono un uomo. Posso fare degli errori, ma non sono il male e un mostro. Stanno mentendo".
R. Kelly ha aggiunto che si tratta solo di accuse mosse per ottenere visibilità e andare alla ricerca della fama, incolpando i social media e la stampa che danno spazio alle notizie non confermate.
Il cantante ha iniziato a perdere il controllo quando King ha ammesso quanto sia difficile credere che non ci sia nulla di vero: "Sono stato sepolto vivo, ma sono vivo. Non ho bisogno di trattenere qualcuno contro la sua volontà. Perché dovrei? Quanto sarebbe stupido per R. Kelly tenere qualcuno e persino quattro, cinque, cinquanta donne. Quanto sarebbe stupido farlo? Sarebbe stupido!".
R. Kelly si è quindi rivolto direttamente alla telecamera: "Sarebbe stupido! Usate il buon senso! Dimenticate i blog, quello che pensate di me. Odiatemi se volete, amatemi se volete, ma usate la ragione. Quanto sarebbe stupido per me, con il mio passato folle e ciò che ho vissuto. Non ho bisogno di essere un mostro e trattenere le ragazze contro la loro volontà, incatenarle nella mia cantina, non lasciarle mangiare, farle uscire... Non ho fatto quello di cui mi accusano! Non sono io. Io sto lottando per la mia vita! Mi state uccidendo con queste accuse!". Il cantante ha inoltre sostenuto che le persone lo tradiscono perché ha un gran cuore e continua a perdonarle.
La conduttrice ha dichiarato di essere convinta che R. Kelly sia alle prese con un esaurimento nervoso e sia convinto che tutto il mondo sia contro di lui e stia mentendo.
Nell'intervista l'ex star della musica ha inoltre ammesso di avere una relazione con Joycelyn Savage e Azriel Clary, incontrate quando avevano rispettivamente 19 e 17 anni: "Le amo ed è come se fossero le mie fidanzate. Abbiamo una relazione, è vero. Ho conosciuto uomini durante tutta la mia vita che hanno cinque o sei donne, ok? Non dite che non è vero perché lo è". La differenza di età, considerando che ora Kelly ha 52 anni, secondo lui non è rilevante e non ci sarebbero stati dei rapporti sessuali quando le due donne erano minorenni. R. Kelly si è inoltre dichiarato convinto che i genitori delle due ragazze stiano cercando di ottenere dei soldi.
Stephanie Edwards, ex collaboratrice di R. Kelly e una delle accusatrici, ha invece replicato sostenendo che l'intervista dimostri semplicemente la mentalità all'insegna dell'arroganza, dell'incapacità di assumersi delle responsabilità e di voler intrattenere gli altri.