Prince of Persia: quindici anni dopo il flop con Jake Gyllenhaal Disney ci riprova?

All'epoca, quello con protagonista Gyllenhaal fu un bruttissimo flop, sia di pubblico che di critica. Stavolta andrà meglio?

Jake Gyllenhaal in una scena di Prince of Persia

La serie di videogiochi di Prince of Persia è stata creata da Jordan Mechner e ha preso il via nel 1989. Ubisoft ha acquisito i diritti nel 2001 e ha rilanciato la proprietà con l'acclamato Prince of Persia: Le sabbie del tempo due anni dopo.

Nel 2010 è uscito un adattamento per il grande schermo diretto da Mike Newell, regista di Harry Potter e il calice di fuoco. Il film era interpretato da Jake Gyllenhaal, Ben Kingsley, Gemma Arterton e Alfred Molina, ma si rivelò un insuccesso di critica e non ottenne un grandissimo risultato al botteghino, con un incasso globale di 336,4 milioni di dollari a fronte di un budget di produzione di circa 200 milioni.

Tuttavia, ha detenuto il record di adattamento di videogiochi con il maggior incasso fino a quando Warcraft non l'ha superato nel 2016 (da allora, entrambi i film sono stati superati da Super Mario Bros. Il Film con 1,3 miliardi di dollari).

Un primo piano del Principe Dastan interpretato da Jake Gyllenhaal nel film Prince of Persia: Sands of Time
Un primo piano del Principe Dastan interpretato da Jake Gyllenhaal nel film Prince of Persia: Sands of Time

Rilanciare Prince of Persia al cinema è la mossa giusta?

Oggi, lo scooper MyTimeToShineHello ha riportato la notizia secondo cui un nuovo progetto su Prince of Persia sarebbe in fase di sviluppo. Sembra che sarà la Disney a produrre il progetto live-action. Il tabù degli adattamenti dai videogiochi al cinema è stato sdoganato da tempo, ma il disastro è sempre dietro l'angolo (vedi Borderlands).

Prince of Persia: Le sabbie del tempo, Jake Gyllenhaal si è pentito del film

Nel 2019, Gyllenhaal aveva ammesso che la sua esperienza nella realizzazione di Prince of Persia: Le sabbie del tempo lo ha allontanato dai blockbuster per diversi anni: "Penso di aver imparato molto da quel film, nel senso che passo molto tempo a cercare di essere molto riflessivo sui ruoli che scelgo e sul perché li scelgo".

Il film è stato anche criticato per aver scelto un attore americano al posto di uno di origine iraniana per interpretare il protagonista Dastan. "È inevitabile sbagliare e dire: 'Non faceva per me', o 'Non si adattava perfettamente'", ha riconosciuto l'attore.