Il regista Pino Flamini è stato arrestato ieri dai carabinieri della Compagnia San Pietro con l'accusa di stupro. Secondo la Procura di Roma l'uomo avrebbe abusato di almeno cinque ragazze, aspiranti attrici, alcune delle quali minorenni all'epoca dei fatti.
Pino Flamini, 69 anni, di Roma con un passato di compositore, avrebbe attirato le sue vittime con il pretesto di un provino nella sede culturale di un'associazione di cui era presidente, prospettando loro una carriera nel mondo del cinema. Il "maestro", come si faceva chiamare il Flamini, organizzava dei finti provini nei quali proponeva alle ragazze di inscenare uno stupro che poi, secondo quanto emerso dalle indagini, si trasformava in un vero e proprio atto di abuso sessuale.
I carabinieri hanno acquisito immagini dall'hard disk del computer, sequestrato nella sede dell'associazione, e sono riusciti a risalire ad alcune delle vittime che hanno confermato gli abusi subiti. Le indagini sono partire grazie alla denuncia di due dei collaboratori di Pino Flamini. I Carabinieri hanno visionato anche alcuni dei filmati del regista presenti in rete, backstage e filmati dei suoi film, in uno in particolare, "Là nel castello", presente anche su Youtube, ci sarebbero delle scene che i Carabinieri hanno acquisito come prove.
A Pino Flamini, il gip di Roma su richiesta della Procura, ha concesso gli arresti domiciliari. I fatti su cui hanno indagato la Procura di Roma e i Carabinieri si sarebbero svolti tra il 2011 e il 2018, delle cinque vittime fino a qui identificate, alcune avevano 17 anni al momento in cui si erano presentate per il provino e subito la violenza del sedicente regista.