The Brigade, un gruppo fondato da esperti di pubbliche relazioni, dirigenti di studio e cineasti in seguito all'attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre 2023, ha pubblicato una risposta molto dura all'iniziativa di Artists4Ceaserfire.
Quest'ultima aveva infatti invitato i partecipanti agli Oscar 2025 ad indossare delle spille rosse in segno di supporto a Gaza per il cessate il fuoco.
La risposta di The Brigade a Hollywood
"Oggi non resteremo in silenzio, quella spilla non è un simbolo di pace. È l'emblema dello spargimento di sangue ebraico" si legge nella risposta di The Brigade.
La lettera di Artists4Ceasefire è stata inviata lo scorso 20 febbraio, proprio in concomitanza con il rilascio dei più giovani ostaggi rapiti dalle loro case: Kfir e Ariel Bibas, rispettivamente 10 mesi e 4 anni al momento in cui vennero sequestrati e uccisi, in base a quanto riportano le autorità mediche israeliane.
L'accusa di The Brigade e le star coinvolte
"Il 20 febbraio, lo stesso giorno in cui il mondo ha appreso che il piccolo Kfir Bibas (10 mesi) e suo fratello Ariel (4 anni), sono stati strangolati a morte dai loro rapitori terroristi a Gaza, voi avete rincarato la dose, incoraggiando le celebrità ad indossare con orgoglio la vostra spilla con la mano rossa macchiata di sangue".
Il gruppo Artists4Ceasarfire guadagnò visibilità agli Oscar 2024, fornendo a diverse celebrità, tra cui Mark Ruffalo, Ava DuVernay e Billie Eilish, una spilla raffigurante una mano aperta e un cuore al centro.
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L'obiettivo dichiarato era quello di sostenere un cessate il fuoco nella guerra tra Israele e Hamas. La comunità ebraica sostiene però che la mano rossa abbia un'origine controversa, che risale ad un incidente avvenuto in Cisgiordania nel 2000, quando vennero uccisi diversi soldati dell'IDF.