Il regista Ang Lee è tra i firmatari di una lettera inviata alla Academy of Motion Picture Arts & Sciences in cui si chiede ai responsabili dell'organizzazione di compiere delle scelte concrete che assicurino che in futuro le persone di origine asiatica abbiano un trattamento migliore rispetto a quello emerso durante la cerimonia di consegna dei premi Oscar andato in onda il 28 febbraio in diretta mondiale.
Nella missiva si dichiara: "Stiamo scrivendo in quanto membri dell'Academy di origine asiatica per esprimere la nostra totale sorpresa e il nostro disappunto causato da come si sia preso di mira gli asiatici durante la cerimonia della 88esima edizione degli Oscar in cui si è dato spazio a stereotipi razzisti. Dopo le critiche di #OscarsSoWhite, speravamo che la trasmissione avrebbe offerto all'Academy un modo per andare oltre e offrire uno spettacolare esempio di inclusione e diversità. Invece lo show degli Oscar è stato guastato da un approccio stonato alla rappresentazione delle persone di origine asiatica. Vorremmo sapere come si è potuto dare spazio a degli sketch così di cattivo gusto e offensivi e quali azioni prenderete per evitare in futuro questi pregiudizi inconsci o inconsapevoli e il razzismo nei confronti di ogni etnia. Attendiamo di avere una risposta su questa problematica e di scoprire quali passi concreti verranno fatti per assicurare che tutte le persone siano ritratte con dignità e rispetto. Siamo orgogliosi che gli Oscar raggiungano centinaia di milioni di spettatori in tutto il mondo e che il 60% siano di origine asiatica e potenziali spettatori nelle sale". Tra le firme anche altri filmmaker, attori, produttori e montatori.
L'attore George Takei, in un'intervista rilasciata a The Hollywood Reporter ha aggiunto che, in passato, gli stereotipi nei confronti delle persone di origine asiatica hanno fatto dei danni enormi e il concetto di diversità che deve essere tenuto in considerazione non si limita alla contrapposizione tra "bianchi e neri". L'attore ha dichiarato: "Diversità significa americani di origine asiatica, latinoamericani, persone omosessuali, nativi americani, significa - particolarmente nel contesto contemporaneo - americani di origine araba. E tuttavia era uno show in bianco e nero, come se stessimo tornando indietro nel tempo di metà secolo. Sono rimasto sorpreso dall'ignavia e dall'ignoranza delle persone dell'Academy nei confronti del concetto di stereotipi". L'attore ha poi ricordato alcuni dei passaggi della serata, in cui si è scherzato con immagini stereotipate della cultura asiatica. Takei ha quindi dichiarato che si attende le scuse ufficiali dell'Academy e che terranno sotto controllo come verrà realizzata la prossima cerimonia, assicurandosi che la produzione della serata eviti di trasmettere battute e sketch basate su idee razziste, dando invece veramente spazio alla diversità e dimostrando rispetto per tutti gli spettatori e le persone che lavorano nel mondo del cinema. Chris Rock e Sacha Baron Cohen, autori di alcune delle battute incriminate, dovrebbero inoltre comprendere i danni che possono causare gli stereotipi che hanno utilizzato sul palco degli Oscar.
La speranza di George Takei è che avvengano dei cambiamenti importanti e il mondo del cinema dia più spazio anche alle persone appartenenti a diverse etnie in progetti che possono puntare agli Oscar. L'attore è convinto che si possa sperare in passi avanti in positivo perché l'Academy può contare sul sostegno di persone sensibili e in grado di comprendere le questioni oggetto di discussione.
Un portavoce dell'Academy ha già diramato un messaggio importante: "L'Academy apprezza le preoccupazioni che sono state espresse ed esprime il suo dispiacere per quanto riguarda ogni aspetto della trasmissione degli Oscar ritenuto offensivo. Siamo impegnati nel fare il nostro meglio per assicurare che negli show futuri quel materiale sia maggiormente sensibile dal punto di vista culturale".