Ryan O'Neal, star nota per Love Story, è morto all'età di 82 anni a Los Angeles, il figlio ha dato la notizia tramite un post su Instagram. L'attore candidato all'Oscar, si fece conoscere dal grande pubblico per la prima volta recitando nella soap opera Peyton Place al fianco di Mia Farrow. In seguito divenne una star di primo piano degli anni '70 recitando in film come Love Story, Ma papà ti manda sola?, Luna di carta e Barry Lyndon.
A O'Neal era stata diagnosticata la leucemia cronica nel 2001 e un cancro alla prostata nel 2012. Il figlio ha accompagnato il post su Instagram con le seguenti parole: "Ryan era un uomo molto generoso che è sempre stato presente per aiutare i suoi cari per decenni e decenni. Mio padre aveva 82 anni e ha vissuto una vita da urlo. Spero che la prima cosa di cui si vanterà in paradiso sarà di aver combattuto due round con Joe Frazier nel 1966, sulla tv nazionale, con Muhammad Ali che faceva la telecronaca, e di aver affrontato Smokin' Joe".
Il successo
Negli anni '70 O'Neal era un attore di primo piano dietro solo a Clint Eastwood in termini di incassi e davanti a star come a Steve McQueen, Burt Reynolds e Robert Redford. Love Story nel 1970 era il sesto film di maggior incasso dell'anno. La storia melodrammatica, basata sul romanzo bestseller di Erich Segal, è diventata un cult e la trasposizione cinematografica ha ricevuto ben sette candidature all'Oscar, tra la candidatura ad O'Neal come miglior attore protagonista. O'Neal tornò a recitare nelll'adattamento del sequel La storia di Oliver nel 1978, co-protagonista con Candice Bergen.
Dopo Love Story ha recitato nel western di Blake Edwards del 1971 al fianco di William Holden, Uomini selvaggi e poi in Il ladro che venne a pranzo del 1973 con Jacqueline Bisset. Ha recitato al fianco di Barbra Streisand nella commedia Ma papà ti manda sola? e dopo, diretto dallo stesso regista, in Paper moon, nel ruolo di un venditore vintage di Bibbie affiancato dalla figlia Tatum (che ha vinto l'Oscar come miglior attrice non protagonista).
Nel 1975 arriva la sua grande occasione con Barry Lyndon, in cui sarà diretto da Stanley Kubrick e affiancato da Marisa Berenson nel ruolo di un soldato arrampicatore sociale. Nel '78 recita in Driver, l'imprendibile di Walter Hill, ma la sua carriera inizia la sua discesa così come la sua presenza scenica. Negli ultimi anni il lavoro di attore di O'Neal è passato in secondo piano rispetto agli scandali della sua vita personale riguardanti il rapporto conflittuale con la compagna Farrah Fawcett (star della saga Charlie's Angels). Durante gli anni '90 e 2000 ha partecipato nel piccolo schermo a Bones e ad alcuni episodi di 90210.
Nella sua carriera O'Neal ha ricevuto due candidature Golden Globes e una all'Oscar oltre ad aver vinto il prestigioso David di Donatello per il miglior attore straniero nel 1972 grazie a Love Story.