Max Landis è stato accusato di abusi sessuali e psicologici da otto donne che online hanno condiviso le loro esperienze dopo che Ani Baker, che ha chiuso la relazione con lo sceneggiatore mesi fa, ha parlato apertamente di quanto le è accaduto.
La donna ha spiegato che la sua intenzione era quella di dare delle informazioni dirette che avrebbe voluto avere prima di avvicinarsi al filmmaker, considerando le conseguenze del suo legame sentimentale dal punto di vista emotivo e fisico.
Il post pubblicato online ha quindi spinto altre donne a condividere la propria storia, rivelando di essere state "torturate" da Max Landis: "La situazione è peggiorata di giorno in giorno. Ogni storia che ho sentito ho pensato 'Come potevo pensare di conoscere questa persona? È orribile, ma penso di dover essere il più onesta possibile visto che il mio obiettivo è aiutare altre persone a non ritrovarsi nella stessa situazione".
Nel 2017 erano apparse le prime indiscrezioni riguardanti il comportamento scorretto e dalle conseguenze drammatiche del figlio di John Landis: l'attrice Anna Akana aveva risposto a un tweet di Netflix in cui si promuoveva Bright: "È scritto da uno psicopatico che ha abusato sessualmente e ha aggredito delle donne, giusto? Cool".
Lo sceneggiatore non aveva risposto alle accuse mentre Akana aveva rivelato di aver ricevuto un'altra dozzina di testimonianze contro di lui: "Ci sono troppe voci da ignorare e sento il bisogno di parlarne apertamente perché Max intimidisce e fa paura. E ho visto, facendo parte di quel gruppo di amici, che una delle cose più frustranti è che usa il suo potere e i suoi soldi sulle persone per ottenere la loro amicizia o il perdono".
Un'ex fidanzata di Landis, chiamata Julie dal magazine, sostiene che lo sceneggiatore metta in cattiva luce chi lo denuncia e sia un manipolatore in grado di far sembrare le situazioni diverse da ciò che sono realmente: "Non mi ero resa realmente conto che mi aveva costantemente violentata e in modo volontario per due anni fino al momento in cui ho scritto quanto accaduto".
La donna ha dichiarato che lo ha fatto rientrare nella sua vita perché altre donne intelligenti, gentili e cortesi avevano parlato a suo favore, sostenendo che stesse cercando di migliorarsi.
Max, secondo alcuni ex amici e colleghi, invece ha usato i legami della sua famiglia per poter avere un'immagine diversa dalla realtà.
Julie ha raccontato: "Aveva un gruppo di amici speciali, davvero esclusivo, e ti senti fortunata a farne parte. Mi ha presentato quasi tutti i miei amici attuali quando mi sono trasferita a Los Angeles".
Un'altra donna che ha frequentato per breve tempo Landis ha poi aggiunto che le dinamiche del gruppo di amici dello sceneggiatore sono simili a quelle di una setta e Max agisce quasi come un leader: "C'è qualcuno con molte risorse, potere, glamour e si circonda di persone, in pratica ragazzini che si sono trasferiti da poco a Los Angeles, che non hanno conoscenze e contatti. Arriva e come un predatore sa come conquistare una persona".
Samantha ha spiegato che la sua impressione iniziale era quella di una persona insistente e che vuole ottenere a tutti i costi ciò che vuole, cercando di avere rapporti sessuali con le donne che conosce: "Per lui non siamo persone".
Julie ha quindi condiviso la sua esperienza dichiarando che fingeva di picchiarla e rideva quando si ritraeva, la minacciava costantemente di lasciarla, flirtava con altre donne di fronte a lei o la definiva la sua ex fidanzata alle feste a cui andavano come coppia, oltre a criticare il suo fisico pubblicamente e dire in privato che avrebbe dovuto fare più attività fisica. Landis, inoltre, descriveva in modo esplicito i rapporti sessuali avuti con le sue ex e metteva a paragone la sua abilità sotto le lenzuola rispetto a chi l'aveva preceduta, condividendo dettagli intimi della loro relazione anche con colleghi di lavoro.
La donna, nella sua dichiarazione, ha poi svelato che le sono stati fatti vedere video pornografici che mostravano abusi e umiliazioni, oltre a metterla alla prova con situazioni sempre più estreme: "Sosteneva che vedermi piangere lo eccitava e poi era diventata un'abitudine urlarmi addosso e umiliarmi fino a quando piangevo, per poi fare sesso con me mentre continuavo a piangere". Lo sceneggiatore di proposito litigava e diceva frasi in grado di sconvolgerla, per poi avere dei rapporti durante i quali alle volte la soffocava fino a farla svenire. Julie ha raccontato: "Mi ha tenuta ferma a terra e violentata mentre dicevo più volte no. Dopo l'ho picchiato a una spalla e gli ho detto: 'Quando qualcuno dice di no devi fermarti. Quello che hai fatto si chiama stupro. Mi ha risposto che pensava stessimo giocando e che mi piacesse. Non gli importava nulla".
La sorella di Julie si è accorta del momento di difficoltà della sorella, della sua situazione psicologica e del fatto che stesse perdendo peso, sostenendola e invitandola a lasciarlo, anche se pensava semplicemente fosse un uomo che voleva il controllo, visto che cercava anche di allontanarla dalla famiglia. La donna ha concluso la sua dichiarazione sostenendo: "Max Landis è un violentatore seriale, mente, abusa fisicamente e mentalmente e mi ha tormentata per sei anni, anche dopo la fine della nostra relazione, di persona e a mia insaputa".
Max Landis, rispondendo all'e-mail che la donna gli aveva inviato e in cui ripercorreva nel 2016 quanto aveva subito, aveva semplicemente dichiarato: "Beh, sembra orribile".