Massimo Ghini: suo figlio ricoverato per Covid, ma sui social infuria la polemica

Massimo Ghini ha svelato che suo figlio ha contratto il Covid e ha invitato tutti i genitori a fare attenzione, ma è stato fortemente criticato sui social: ecco perché.

Massimo Ghini è finito al centro del dibattito pubblico in seguito alla vicenda che ha visto protagonista suo figlio Lorenzo, recentemente ammalatosi di Covid e ricoverato in un Covid hotel. Ghini ha raccontato di essere finito al centro del fuoco incrociato dei social network e di essere stato aspramente criticato per aver consentito al figlio di affittare un appartamento insieme ad alcuni suoi amici.

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Vivi e lascia vivere: Massimo Ghini in una scena della serie

In seguito agli attacchi ricevuti dal mondo dei social network, Massimo Ghini si è sfogato attraverso un'intervista con Il corriere della sera. L'attore ha raccontato di essere stato accusato di aver diffuso la notizia della positività al Covid di suoi figlio Lorenzo soltanto per fare in modo che la sua fama ne guadagnasse. L'attore ha dichiarato: "Il mio voleva essere solo un avvertimento per gli altri genitori! Ho ritenuto giusto allertare gli altri genitori, come a dire: tenete alto il livello di attenzione e il controllo perché non è vero che i giovani sono immuni e, nonostante le varie precauzioni, può succedere quello che è capitato a noi".

Questo sfogo da parte di Massimo Ghini giunge dopo le numerose critiche ricevute dall'attore da parte del mondo dei social network. A questo proposito, Ghini ha dichiarato: "Sono stato preso di mira dai social. Sono arrivati a dire che sono il solito pazzo che, pur di farsi pubblicità, tira fuori la storia del figlio! Roba da matti! Un tizio addirittura ha scritto che sono un padre che abbandona i figli e che avrei dovuto educatamente incatenare in casa Lorenzo. La gente non sa proprio quello che dice".

Massimo Ghini si è soffermato anche sulla possibile riapertura di cinema e teatri a partire dal prossimo 27 marzo. L'attore ha dichiarato: "Lunedì scorso ero con i colleghi a manifestare davanti al Teatro Brancaccio di Roma. Ovviamente, non è possibile che la riapertura ci venga comunicata dall'oggi al domani. In questo periodo i palcoscenici pubblici sono stati ampiamente finanziati dallo stato e la stessa cosa non si può dire per i teatri privati. Il ministero della cultura deve usare una bilancia di sostegno economico che non penda solo da una parte ma sia equilibrata".