Margherita delle stelle è il TV movie, coprodotto da Rai Fiction - Minerva Pictures per la regia di Giulio Base, in onda stasera su Rai 1 in prima serata. Liberamente ispirata al libro "Nove vite come i gatti" di Margherita Hack e Federico Taddia, la sceneggiatura di Monica Zapelli è un coming of age che ha per protagonista Cristiana Capotondi e racconta volutamente gli anni meno noti di Margherita Hack, partendo da infanzia e adolescenza, caratterizzate da genitori anticonformisti. Ne emerge una donna che non si è mai piegata a compromessi e che ha scelto per se stessa, costruendosi una realtà che la rappresentasse davvero.
La trama
Il film racconta la storia di una bambina come tante altre che però ha avuto la fortuna di avere due genitori che - con qualche generazione d'anticipo - le hanno insegnato i valori della libertà, della parità, del contatto con la natura e della curiosità. Margherita gira per le campagne fiorentine in bicicletta, coi capelli sciolti, i vestiti comodi e una naturale predisposizione all'autonomia.
Margherita delle stelle, la recensione: Cristiana Capotondi, Margherita Hack e un incerto film tv
Si trasforma poi in una liceale che, durante il ventennio fascista, decide di seguire l'istinto e difende la sua insegnante ebrea, rischiando di farsi espellere dai licei italiani perché non crede sia giusto che venga cacciata per le sue origini. È anche la ragazza che se ne frega delle mode, di quello che pensano gli altri e che preferisce lo sport e le gite in bicicletta alle serate mondane.
Con Aldo, prima amico d'infanzia e poi compagno di tutta una vita, costruisce un matrimonio su misura, al di là di ogni usanza e tradizione, tra lunghe chiacchierate sotto le stelle e la scelta condivisa di prediligere la libertà alla famiglia.
L'adolescente diventa infine la giovane donna che si innamora del mondo delle stelle e, a dispetto di tutte le convenzioni e i limiti posti alle aspirazioni femminili, riesce a emergere in un mondo fatto e governato da soli uomini.
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Ancora una volta la sua eccezionalità nasce dalla libertà autentica e dall'innata e inesauribile curiosità: qualità che la rendono una ricercatrice fenomenale. Tanto che, dopo dieci anni al centro Astronomico di Merate, dove si è scontrata con le dinamiche baronali del mondo accademico italiano, Margherita Hack diventa finalmente la prima direttrice dell'Osservatorio Astronomico di Trieste.
E da lì proseguirà il suo viaggio pluridecennale tra i meandri del cosmo, con gli occhi sempre puntati in alto.