Nell'edizione 2016, nel cartellone della 50 Giorni dal 5 al 9 novembre, il Festival Internazionale di Cinema e Donne conterrà una proposta di 43 film di registe provenienti da diverse aree geografiche. E al centro del dibattito, quest'anno ci sarà il tema dell'industria cinematografica.
Una particolare attenzione del festival sarà sulle cinematografie del Nord specificamente su quella svedese che presenta Astrid, un film della miglior documentarista Kristina Lindström (autrice del premiatissimo Palme) dedicato ad Astrid Lindgren, la scrittrice che ha inventato Pippi Calzelunghe.
Dall'Olanda, altro paese della parità, arrivano i film della nuova onda delle giovani registe che scelgono storie esemplari e ben raccontate e campioni di incassi nel loro paese in cui i problemi si risolvono attraverso discussione e confronto. If Sun Explodes di Hanna van Niekerk, Seaside Walking di Mirjam de With e Ventoux di Nicole van Kilsdonk. Al festival, di nuovo appuntamento con Margarethe von Trotta che presenta il suo ultimo film, Die abhandene Welt. Si parlerà di sorelle, sorellanza, doppio come valenze reali e narrative ma anche sociali e metaforiche.
Tra le registe italiane ospiti Alina Marazzi e Marina Spada, due personalità diverse, ma entrambe di grande valore. Alina Marazzi presenta Anna Piaggi, una visionaria della moda e Tutto parla di te e Marina Spada, Il mio domani ed è anche relatrice del focus The Times They Are A Changin'.
Eventi speciali
Diaspora, ogni fine è un inizio di Luigi Faccini e Marina Piperno (Martedì 8 dalle ore 18.30 alle ore 23 con light lunch nell'intervallo 20.30-21.00). Anteprima assoluta anche il nuovo film della coppia Faccini Piperno (regista e produttrice/interprete) Diaspora, ogni fine è un inizio sarà presentato in due parti, con intervallo in mezzo, come fosse un concerto. La sua struttura ricorda un concerto. Inizia in modo corale con la riunione di una grande famiglia, quella di Marina, costretta ad abbandonare l'Italia per sfuggire alle leggi razziali del 1938 e all'orrore che ad esse fece seguito.
L'età d'oro di Emanuela Piovano (Director's Cut) (Lunedì 7 ore 21.00). La scommessa cinematografica più impegnativa di Emanuela Piovano. Portare sullo schermo una figura, centrale della scena romana degli anni 70 e 80 tra cinema sperimentale e femminismo nascente, Annabella Miscuglio, senza fare un biopic e neanche un documentario. Annabella Miscuglio è stata l'ideatrice e la fondatrice del mitico Filmstudio di Roma. Ha realizzato inchieste, storiche e molto censurate, come Processo per stupro e A.A.A. Offresi su violenza e prostituzione. Documentarista e sperimentatrice di nuovi linguaggi visivi organizzò, assieme a Rony Daopoulo il primo Festival di Cinema e Donne italiano: Kinomata.