Domenica 22 ottobre, Luciana Littizzetto ha scelto di dedicare la sua letterina settimanale all'interno del programma Che Tempo che Fa su Nove a Giorgia Meloni. In questo spazio, la comica torinese ha offerto una prospettiva ironica e ha commentato il dibattito che ha animato la scorsa settimana: la separazione tra il Primo Ministro e il suo compagno, Andrea Giambruno.
La separazione tra Giorgia Meloni e Andrea Giambruno
La relazione tra Giorgia Meloni e Andrea Giambruno, il giornalista di Rete 4, non ha retto alla pressione mediatica scaturita dai fuorionda trasmessi da Striscia la Notizia la settimana scorsa. Venerdì il Primo Ministro ha comunicato la loro separazione attraverso un post condiviso sui social,sottolineando che le loro strade si erano distanziate già da un po' di tempo.
Luciana Littizzetto e il messaggio a Giorgia Meloni
Come in tanti si aspettavano Luciana Littizzetto ha dedicato la sua letterina settimanale del suo spazio a Che Tempo che Fa, proprio a Giorgia Meloni "Cara Er Meloni, fu fidanzata Giambruno, Fratella d'Italia da sempre e single d'Italia da venerdì. Quanto avrei voluto parlare con te oggi del bonus asili e dei soldi in Romagna che non arrivano e venerdì ero pronta a scriverne con la mia penna in piuma d'oca quando come un fulmine a ciel sereno è arrivato il tuo post. E a me sono arrivati così tanti messaggi dagli amici sul cellulare che sembrava l'IT Alert delle emergenze", ha detto la comica torinese nella prima parte della lettera.
Le riflessioni di Luciana sulla rottura e l'arrivederci amore
"Che tu sia furente col tuo compagno, che già la parola compagno non ti piaceva prima, figuriamoci adesso, lo immagino. Sarai incazzata nera, ma non nera estoril. Nera come 'tengo la camisia nera'. E ti capisco. Guarda. Hai fatto bene a mollarlo. Con Salvini non puoi farlo ma con lui si. Non eravate nemmeno una famiglia tradizionale e quindi vi risparmiate pure il divorzio. Basta un arrivederci amore ciao, 'insieme a te non ci sto più guardo le nuvole lassù'", afferma Luciana citando un brano di Caterina Caselli.
Innamorarsi di uno sciocco: Una realtà universale
"E comunque volevo Volevo dirti che è capitato a tutte di innamorarsi di uno sciocco - continua la lettera -Quando ti innamori, magari in lui noti già una certa carenza di neuroni, ma pensi 'Io lo cambierò'. Ma gli uomini non li cambi nemmeno se hai conservato lo scontrino. E alla fine ti ritrovi un pistola con le mani sul pacco a controllare genitale 1 e genitale 2. Sono certa che se si vedessero i fuori onda di tutti i mariti italiani, forse di matrimoni se ne salverebbero la metà",
Il P.S. geologico: resistere alle avversità
"Ancora una cosa. Forse nel tuo messaggio il P.S. lo hai scritto senza consultarti con un geologo. 'Tutti quelli che hanno sperato di indebolirmi colpendomi in casa sappiano che per quanto la goccia possa sperare di scavare la pietra la pietra rimane pietra e la goccia è solo acqua'", precisa la comica.
La critica alla triade familiare tradizionale
"Guarda che è il contrario. È come dicono i latini: GUTTA CAVAT LAPIDEM. Alla fine l'acqua è più forte della pietra, alla lunga la buca, la modella, la leviga, la ridimensiona. Guarda le pietre dei ruscelli o quelle portate dal mare come sono belle, tonde e luccicanti. L'acqua è vita, disseta e purifica. Scorre e va avanti. Ti conviene molto di più essere goccia che scivola credimi, anche se ti piace pensarti pietra. P.S. Come vedi la triade santa, mamma papà e bambino è saltata ancora una volta. E non credo basterà una pèsca a salvarla", conclude Luciana Littizzetto citando la famosa pubblicità della Esselunga in cui una bambina cerca di far riappacificare i genitori divorziati proprio attraverso una pèsca.