L'omicidio di Maria Bonaria Contu per mano di Ignazio Frailis è noto come l'omicidio del pappagallo perché l'assassino dichiarò di aver ammazzato la vicina per le parolacce che gli diceva il volatile della pensionata. Ripercorriamo la storia dell'omicida e del suo processo che stasera sarà raccontato alle 00.20 su Raitre nel corso della trasmissione Un giorno in pretura.
il 2 maggio 2017 Ignazio Frailis uccise con undici coltellate una vicina di casa, Maria Bonaria Contu. Il delitto avvenne in un caldo pomeriggio a Capoterra, un paese di ventimila abitanti che si trova a 17 chilometri da Cagliari, in Sardegna. In un centro in cui la vita solitamente scorre tranquilla, il brutale omicidio sconvolse gli abitanti della zona. Maria Bonaria passeggiava con due amiche nel parco della comunità montana. Secondo le donne, l'assassino sarebbe sbucato dal nulla e dopo una breve discussione uccise la pensionata con undici coltellate. L'arma del delitto fu ritrovata dai carabinieri negli slip dell'uomo mentre era in caserma per l'interrogatorio. L'uomo raccontò alle forze dell'ordine di aver ucciso la donna a causa di un pappagallo parlante. Il pennuto era colpevole, secondo l'imputato, di rivolgergli continui insulti omofobi in dialetto sardo. Il delitto fu raccontato in fase processuale dalle due testimoni che hanno definito la scena agghiacciante: "Non sembrava arrabbiato ma poi mi ha buttato a terra e ha afferrato la nostra amica: con un braccio la teneva e con l'altro la pugnalava. Una scena agghiacciante". L'autopsia stabilì che Maria Bonaria Contu era morta per shock emorragico provocato dall'insieme delle coltellate.
Secondo gli avvocati difensori la rabbia di Ignazio Frailis è stata la conseguenza dei continui litigi con la famiglia della vittima che aveva ucciso a calci uno dei gatti di Ignazio e lanciato pietre ed acqua verso i suoi animali domestici. Le parole ingiuriose del pappagallo hanno fatto precipitare la situazione. Frailis dichiarò al suo legale: "Non volevo ucciderla, non sapevo di averlo fatto, non ricordo niente, tutto questo non doveva succedere". Ignazio Frailis è stato condannato a ventidue anni e sei mesi di carcere dalla Corte d'Assise di Cagliari, la quale ha predisposto che l'imputato, dopo aver scontato la pena, resti altri tre anni in una casa di cura perché gli è stato riconosciuto il parziale vizio di mente. Il pubblico Ministero Paolo De Angelis aveva chiesto l'ergastolo perché riteneva che l'imputato fosse sano di mente. L'avvocato dell'omicida invece aveva chiesto l'assoluzione sostenendo che Ignazio Frailis fosse incapace di intendere e di volere. Al marito e alle figlie della vittima che si erano costituiti parte civile è stato riconosciuto un risarcimento di oltre 300.000 euro.
La puntata di stasera di Un giorno in Pretura è la prima di un ciclo di nove puntate, nella storica collocazione in seconda serata del sabato sera. La trasmissione va in onda dal 18 gennaio 1988 ed è stata ideata da Roberta Petrelluzzi che è anche la storica conduttrice del programma oltre ad esserne la regista insieme a Nini Perno. Un giorno in Pretura è una delle trasmissioni più longeve della terza rete Rai.