Giona Nazzaro, critico e programmatore italo-svizzero, è stato scelto come direttore artistico del Locarno Film Festival. Nazzaro, già collaboratore da diversi anni del celebre festival ticinese, è stato scelto all'unanimità durante l'ultima seduta del consiglio d'amministrazione, tenutasi ieri mattina.
Assumerà ufficialmente l'incarico a partire da gennaio 2021, ma già adesso è al lavoro per la 74ma edizione della kermesse insieme a Nadia Dresti, recentemente nominata responsabile artistica ad interim in seguito all'addio di Lili Hinstin, che ha curato le edizioni 2019 e 2020, quest'ultima avvenuta in forma ridotta e ibrida, con proiezioni in sala e online a causa dell'emergenza sanitaria (che ha costretto il festival a rinunciare alla sua forma tradizionale, incluse le proiezioni all'aperto in Piazza Grande, per via del divieto di manifestazioni pubbliche con più di 1000 persone che è stato in vigore da marzo a settembre). Nazzaro, la cui nomina è stata resa nota a stampa e pubblico durante una diretta streaming all'interno del GranRex, storico cinema locarnese, ha definito il festival "un laboratorio di grande vitalità proiettato verso il futuro."
Giona A. Nazzaro ha commentato così la propria nomina: "È un onore dirigere il Locarno Film Festival, istituzione che ha sempre promosso il cinema d'autore e di qualità, oggi più che mai un laboratorio di grande vitalità proiettato verso il futuro dell'immagine in movimento. Mi metterò subito al lavoro nella speranza di poter riaprire Piazza Grande, cuore pulsante della manifestazione e simbolo della resistenza del cinema."
Nato e Zurigo e residente a Roma, Giona Nazzaro conosce bene il panorama festivaliero italiano e internazionale, ed è particolarmente legato alla Svizzera: oltre a Locarno, dove è stato per anni uno dei moderatori delle conferenze stampa, è stato anche collaboratore del prestigioso festival Visions du Réel, dedicato ai documentari, facendo parte del comitato di selezione dal 2011 al 2020. In Italia ha collaborato con il Festival dei Popoli, il Torino Film Festival e la Festa del Cinema di Roma (nella sua incarnazione mülleriana, quando era nota come Festival Internazionale del Film di Roma) e più recentemente la Mostra di Venezia, come delegato generale della Settimana Internazionale della Critica (2016-2020). Come critico collabora con testate quali Il Manifesto, Rumore e FilmTV. È il primo direttore artistico di Locarno a essere di origine svizzera dai tempi di Frédéric Maire, che ha curato quattro edizioni, dal 2006 al 2009. Successivamente la direzione artistica è stata affidata a Olivier Père (2010-2012), Carlo Chatrian (2013-2018) e Lili Hinstin (2019-2020).