L'industria cinematografica è in rivolta dopo che IMAX ha accettato la distribuzione di Narnia di Greta Gerwig, su oltre 1.000 schermi. Gli studios in particolare sono furiosi e avrebbero cercato di far saltare l'accordo.
Soprattutto Disney pare che non abbia apprezzato la mossa, visto che Narnia è stato programmato in uscita il Giorno del Ringraziamento 2026, proprio la stessa data in cui un ignoto film Disney è in uscita. Anche Lionsgate ha programmato per quel weekend l'uscita del nuovo Hunger Games e non è affatto felice per l'accordo di IMAX con Netflix.
I cinema USA vogliono boicottare Narnia di Greta Gerwig
Non solo gli studios protestano. Alcune delle grandi catene di cinema in America come Regal e Cinemark sono così infuriate che si dicono pronte a boicottare Narnia sugli schermi IMAX.
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Netflix si conferma lo spauracchio numero uno dell'industria cinematografica tradizionale e il fatto che una piattaforma streaming che rappresenta la fruizione casalinga dei film, possa distribuire un suo prodotto nelle sale ha generato tensioni e reazioni furiose.
La nuova versione di Narnia targata Greta Gerwig
Dopo l'exploit con Barbie nel 2023, Greta Gerwig è pronta a tornare dietro la macchina da presa riportando sullo schermo le opere di C.S. Lewis con un nuovo adattamento dopo la trilogia uscita tra il 2005 e il 2010.
Famosa dapprima come attrice, Greta Gerwig è diventata famosa in tutto il mondo grazie all'enorme successo di Barbie, il film sulla bambola Mattel con protagonista e co-produttrice Margot Robbie.
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Barbie è stato il terzo film diretto in solitaria da Greta Gerwig dopo Lady Bird e Piccole donne.