Lady Diana, la BBC si scusa per l'intervista "abbiamo deluso lei la famiglia reale e il nostro pubblico"

Dopo 26 anni la BBC si è scusata in pubblico per l'intervista estorta a Lady Diana: l'emittente promette di non mandarla più in onda.

Ci sono voluti 26 anni alla BBC per chiedere scusa a Lady Diana per l'intervista estorta alla principessa dal giornalista Martin Bashir. La moglie di Carlo d'Inghilterra fu indotta a concedere l'esclusiva attraverso una serie di prove false fabbricate ad arte. Lady Diana fu vittima di una vera imboscata che danneggiò lei, la famiglia reale e la tata reale Tiggy Legge-Bourke.

L'intervista del 1995 a Lady Diana rappresenta una pagina vergognosa per il giornalismo ed un onta per il prestigio della BBC, che ha sempre cercato di mantenere con i reali ed il suo pubblico un rapporto di lealtà e correttezza. A questo tacito patto è venuto meno Martin Bashir, il controverso giornalista che, per ottenere un'esclusiva con Lady Diana per la sua trasmissione BBC Panorama, fabbricò una serie di prove false. Bashir presentò a Lord Spencer, fratello di Diana, una ricevuta che testimoniava l'aborto a cui era stata sottoposta la tata reale Iggy Legge-Bourke. Alla ricevuta erano allegate delle prove, false, che dimostravano che il nascituro sarebbe stato il figlio illegittimo di Carlo, amante della tata.
Un grafico della BBC, su richiesta del giornalista, creò falsi estratti di conti correnti che dimostravano che la famiglia reale pagava alcuni impiegati di Buckingham Palace per spiare Lady Diana.

La principessa, dopo aver visto queste prove, decise di concedere al giornalista l'intervista nella quale parlò della fine del matrimonio tra lei e Carlo, delle avventure extra coniugali sue e del marito e della sua depressione post-parto.

Lo scorso anno, un'inchiesta condotta dal giudice John Anthony Dyson, certificò l'inganno del giornalista. Martin Bashir, usò dei metodi pochi ortodossi anche durante il documentario Living with Michael Jackson, in cui, come ammise il giorno della morte del cantante, aveva deciso di mettere intenzionalmente in cattiva luce il cantante per creare spettacolo.

Oggi, finalmente, la BBC, ha chiesto scusa per questo increscioso episodio, Tim Davie, direttore generale dell'emittente, ha dichiarato "Vorrei cogliere l'occasione per scusarmi pubblicamente con il principe Carlo e con William, duca di Cambridge, e Harry, duca di Sussex, per il modo in cui la principessa Diana è stata ingannata e il conseguente impatto sulle vite degli interessati" e ancora "Se avessimo svolto correttamente il nostro lavoro, Lady Diana avrebbe saputo la verità vivendo la sua vita. Abbiamo deluso lei, la famiglia reale e il nostro pubblico". La BBC si impegna a non mandare più in onda l'intervista e a non cederne i diritti, anche se "potrebbero esserci occasioni in futuro in cui sarà giustificato che la BBC utilizzi brevi estratti dell'intervista".

La BBC risarcirà con 100mila sterline la tata Tiggy Legge-Bourke, che li ha denunciati per diffamazione. Il ricavato dell'intervista, pari a 1,75 milioni di euro, andrà ad un ente benefico scelto dai figli di Diana e la famiglia reale.

Dopo l'inchiesta del giudice John Anthony Dyson, William disse che quell'intervista aumentò le paranoie della madre e la spinse ad isolarsi."Nostra madre ha perso la vita a causa di tutto ciò, e nulla è cambiato. Proteggendo la sua eredità, proteggiamo tutti, e sosteniamo la dignità con cui ha vissuto la sua vita. Ricordiamoci chi era e cosa ha rappresentato", disse al termine dell'intervento.