La stagione della caccia, finale interrotto bruscamente su Rai1: proteste di regista e spettatori

La stagione della caccia, il film tratto dal romanzo omonimo di Andrea Camilleri, è stato bruscamente interrotto, ieri sera su Rai1, a 10 minuti dalla fine: immediate le proteste di pubblico e regista.

C'erano quasi 3 milioni di spettatori davanti a La stagione della caccia, in onda ieri sera su Rai1 quando il finale è stato interrotto bruscamente dalla rete, a una decina di minuti dai titoli di coda.

Il motivo? Un errore materiale, come sempre si dice in questi casi, imperdonabile. Le scuse della RAI per quanto accaduto sono arrivate attraverso le parole del direttore della prima rete, Stefano Coletta: "Ieri sera ero a un impegno e non davanti alla tv. È capitata questa cosa molto sgradevole e poco rispettosa nei confronti della platea, il tv movie è stato interrotto 10 minuti prima. Si è trattato di un incidente materiale, che ha delle responsabilità, una cosa che può purtroppo avvenire e abbiamo seriamente chiesto scusa agli spettatori, al regista, al produttore. Purtroppo anche quando la procedura è informatizzata possono esserci questi errori. La prima decisione che ho preso questa mattina è che lo ritrasmetteremo nel mese di dicembre. A nome della Rai, mio, e anche dei colleghi che hanno commesso questo errore chiedo scusa, ma ribadisco che è una cosa che può capitare".

Che possa davvero capitare o no, le proteste via social sono state veementi e non solo da parte del pubblico: è stato lo stesso regista del TV movie, Roan Johnson, a intervenire, non nascondendo il fastidio: "Come si fa a commentare il fatto che in prima serata su Rai1 un film venga tagliato a 15 minuti dalla fine perché, immagino eh, Porta a Porta sennò va troppo in là? Come si fa a scusarsi con gli spettatori, con tutti quelli che hanno lavorato al film e con Camilleri? Forse La Stagione Della Caccia dovrebbe essere aperta per trovare il responsabile in Rai (che a mio parere è la prima ad essere stata danneggiata ieri sera)". In effetti Rai1 ha concluso la prima serata in sostanziale parità con Canale 5, su cui ieri sera è stato trasmesso in prima visione Il richiamo della foresta.
Chissà che quei 10 minuti siano stati davvero determinanti.

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A Johnson ha però prontamente risposto, piccato, Bruno Vespa affermando: "Solo persone profondamente incompetenti o in clamorosa malafede possono immaginare che io abbia l'autorità o la semplice intenzione di tagliare il programma che precede Porta a Porta per andare in onda in anticipo. Spiace vedere tra queste anche il regista del film di Camilleri, Roan Johnson". Il conduttore ha poi continuato: "Bastava che Johnson telefonasse al produttore Carlo degli Esposti che mi ha chiamato amichevolmente di prima mattina per sapere che cosa fosse successo. E ovviamente gli ho risposto che non ne sapevo niente. Aggredire un professionista prima di avere un briciolo di informazione dimostra lo stato selvatico al quale purtroppo si è ridotta tanta gente".

C'è stato addirittura chi, come Michele Anzaldi, segretario della commissione di Vigilanza Rai, ha visto nell'"errore materiale" di Rai1 un'offesa alla memoria di Andrea Camilleri, autore del romanzo storico da cui il film è tratto e co-autore della sceneggiatura.