Kobe Bryant: la moglie Vanessa scioccata dalle foto dei resti del marito

La moglie di Kobe Bryant, Vanessa, è rimasta scioccata di fronte alle foto dell'incidente del marito e della figlia; le immagini sono state scattate e diffuse da alcune autorità locali.

Vanessa Bryant è rimasta scioccata di fronte alle foto dei resti del marito Kobe Bryant, scomparso questo 26 gennaio insieme a tutti i passeggeri dell'elicottero su cui volava. Le foto sarebbero state scattate sul luogo dell'incidente da alcuni vice dello sceriffo della Contea di Los Angeles. La donna è intenzionata a far sì che i responsabili vengano severamente puniti.

Gli avvocati di Vanessa hanno dichiarato che il giorno della tragedia la donna si è recata presso il Dipartimento dello Sceriffo chiedendo espressamente che il luogo venisse dichiarato zona interdetta al volo, quindi le foto dell'elicottero e delle vittime sarebbero state scattate dalla baia. I legali hanno insistito su quanto fosse "di massima importanza" per la donna proteggere la dignità del marito e di tutte le vittime coinvolte.

"Inaccettabile e deplorevole. Una orribile violazione della decenza umana". Così gli avvocati hanno definito il comportamento delle autorità responsabili della diffusione delle foto all'interno e all'esterno del Dipartimento.

Secondo fonti legali di TMZ, un vicesceriffo tirocinante qualche giorno dopo l'incidente si sarebbe recato in un bar e avrebbe mostrato le immagini per far colpo su una donna. Il barista di turno dopo aver assistito alla scena ha compilato e inviato una protesta online al Dipartimento dello Sceriffo per denunciare l'accaduto. Gli avvocati di Vanessa Bryant hanno espresso gratitudine a nome della donna.

Kobe Bryant Gianna
Una foto di Kobe Bryant con sua figlia Gianna

Secondo quanto riportato, a pochi giorni di distanza dall'incidente di Kobe Bryant gli alti piani del Dipartimento hanno chiesto ai responsabili delle foto di presentarsi presso la succursale per eliminare le immagini, garantendo che non sarebbero state prese misure contro di loro. Lo Sceriffo non avrebbe quindi avviato alcuna indagine interna fino a quando l'L.A. Times non ha contattato il Dipartimento in cerca di spiegazioni.

Gli avvocati hanno dichiarato che Vanessa Bryant vuole che venga resa nota l'identità dei responsabili e pretende severe misure disciplinari.