Johnny Depp, Maiwenn sulle liti di Jeanne du Barry: "Ci sono tensioni su ogni set, chi lo nega mente"

La regista ha minimizzato le tensioni con l'attore nate sul set del suo ultimo film da regista.

Johnny Depp, Maiwenn sulle liti di Jeanne du Barry: 'Ci sono tensioni su ogni set, chi lo nega mente'

Nel corso di una nuova intervista, la regista Maïwenn è tornata a parlare delle liti sul set di Jeanne Du Barry con Johnny Depp provando a minimizzare il tutto e aggiungendo che le tensioni sono comuni in quasi tutti i set delle produzioni cinematografiche.

"Ci sono tensioni in ogni ripresa, e se qualcuno dice che non ci sono, sta mentendo". Quindi, ha avuto problemi con Johnny Depp?, ha aggiunto l'intervistatore. "Insisto sul fatto che ci sono tensioni in tutte le riprese. Tra attori e altri attori, tra attori e registi, tra registi e tecnici. Passiamo molte ore insieme per molto tempo".

L'intervistatore, quindi, ha chiesto alla regista se all'epoca fosse preoccupata che i problemi di Depp lontano dal set potessero alla fine influire sul film:

"No, perché quello che contava era ciò che desideravo per il film. E se il desiderio si affievolisce, mi distacco dal punto di vista creativo. Ecco perché bisogna mantenere viva la fiamma. Non puoi preoccuparti del resto, delle polemiche o dei commenti esterni. Volevo Johnny Depp [per la parte]; riempie il personaggio con la sua presenza".

Su queste pagine potete leggere la recensione di Jeanne Du Barry, presentato come film d'apertura al Festival di Cannes.

Come regista, Maïwenn non crede che ci siano differenze tra il lavoro degli uomini e quello delle donne.

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"Sono convinta che se organizziamo una proiezione senza che si sappia chi ha diretto il film, un po' come in The Voice, quasi nessuno indovinerà se si tratta di un regista uomo o di una regista donna. Penso che le donne debbano proporre ogni tipo di storia, senza censurarsi a priori. Ho affrontato un thriller su una squadra di poliziotti minorenni in Polisse e questo dramma storico [Jeanne du Barry], e li ho portati a termine. I film non parlano di uomini e donne, ma di esseri umani. Nel cinema ci stiamo evolvendo verso temi meno generici e più umani", ha spiegato la regista.