Jaimie Alexander: "L'alcolismo mi ha quasi uccisa, ma qualcosa più grande di me mi ha dato un'altra chance"

Dopo anni di dipendenza dall'alcol, Jaimie Alexander rivela che la sua sobrietà è iniziata "per caso" dopo un'appendice perforata e una sepsi nel 2018. Un evento estremo che l'ha costretta a cambiare vita e ad affrontare la sua dipendenza.

Una foto di Jaimie Alexander

Dietro l'immagine d'acciaio della guerriera di cinema e TV, c'era una battaglia privata che nessuno vedeva: Jaimie Alexander ha raccontato in una lunga nota su Substack come un episodio quasi fatale l'abbia obbligata a fare i conti con l'alcolismo e ad abbracciare una nuova sobrietà.

L'alcol come rifugio

Per anni, la protagonista di Blindspot e la Lady Sif del Marvel Cinematic Universe ha vissuto una dipendenza silenziosa, nascosta dietro routine lavorative, acrobazie sul set e sorrisi da red carpet. Come ha raccontato sul suo profilo social, "bevevo pesantemente, prendevo decisioni terribili e giustificavo comportamenti piuttosto di m*a". Il punto di rottura è arrivato in modo sorprendente, non come un percorso pianificato ma come una costrizione fisica: un viaggio durante una tempesta di neve, bloccata in una baita con un nuovo partner sobrio e nessuna bottiglia a cui aggrapparsi.

Blindspot: la protagonista Jaimie Alexander in una scena del primo episodio
Jaimie Alexander in Blinspot

"Niente alcol da nessuna parte. Avevo controllato ogni angolo", ha scritto. Quella notte, che lei definisce "inferno assoluto", è stata il suo primo giorno senza bere dopo anni. Tornata a casa, due giorni dopo, ha tentato di bere un bicchiere di bourbon e non c'è riuscita: "Mi sentivo come se una forza magnetica mi separasse dal bourbon". Il corpo era in tilt, lo zucchero diventava un surrogato, sul set di Blindspot si reggeva in piedi a fatica, ma ancora non sapeva che dentro di lei si stava preparando qualcosa di ben più grave di una crisi d'astinenza.

Il dolore che la stava uccidendo... e che l'ha salvata

Il terzo giorno è arrivato il collasso: dolori addominali crescenti, sudore freddo, tremori, confusione mentale. "A pranzo non riuscivo quasi a stare in piedi", racconta. Poi il dolore si è spostato in basso a destra e, pochi minuti dopo, era raggomitolata sul pavimento. Il produttore l'ha fatta accompagnare d'urgenza dal medico, e lì sono iniziate le contrazioni: "IL PEGGIORE dolore della mia vita - e se conoscete la lista infinita dei miei infortuni, sapete cosa significhi".

Jaimie Alexander in una scena della serie Kyle XY, episodio: The Homecoming
Jaimie Alexander in una scena

La diagnosi è stata fulminea: appendice completamente perforata, sepsi in corso. È stata spogliata, disinfettata e preparata per un intervento d'urgenza. "Mi sentivo come se il corpo stesse bruciando dall'interno", ricorda. Poi, un secondo momento altrettanto intenso: prima di entrare in sala operatoria, un senso di pace e la consapevolezza che forse stava morendo. E una frase che ha ascoltato dentro di sé: "Non potrai mai più bere, se vuoi vivere". È lì che ha fatto la promessa. E non ha più toccato l'alcol da quel giorno.

Jaimie Alexander nel pilot NBC Blindspot Jaimie Alexander nel pilot NBC Blindspot

Guardandosi indietro, ha sintetizzato il paradosso che spesso accompagna le rinascite profonde: "Quello che pensavo fosse la cosa peggiore che potesse capitarmi, si è rivelato la cosa migliore che mi sia mai capitata. Mi è stata data una seconda possibilità da qualcosa più grande di me, e ho scelto di prenderla... Sono dovuta quasi morire per svegliarmi e iniziare a vivere."

Oggi, Alexander incoraggia chiunque affronti difficoltà a cercare aiuto e a guardare dentro di sé, "perché è lì che troverai il coraggio con cui sei nato".