In coma il regista Alberto Grifi

Il padre del cinema sperimentale italiano è ricoverato da ieri, in coma, presso l'ospedale "Il Sacro Cuore" di Roma.

Si aggravano, purtroppo, le condizioni di salute di Alberto Grifi, regista considerato il padre del cinema sperimentale italiano. Da tempo malato, e versante in condizioni di grave indigenza, Grifi è stato ricoverato ieri, in coma, presso l'ospedale "Il Sacro Cuore" di Roma. Per lui, nell'ultimo anno, si sono mossi vari nomi del cinema e della cultura italiani, ed è stato inoltre promosso un appello per aiutarlo a trovare una casa nel momento più difficile della sua malattia.

Nato a Roma nel 1938, Grifi ha scritto alcune pagine fondamentali del cinema italiano, ottenendo riconoscimenti anche all'estero. Tra le sue opere sono da ricordare La verifica incerta (1964), che propone un ritratto impietoso e dissacratorio della Hollywood degli anni '50, e Anna (1972-75), considerato un vero e proprio cult movie della cultura alternativa post '68. Sul versante tecnico sono da ricordare le innovazioni portate da Grifi nel nostro cinema, come quella del vidigrafo, che lui stesso utilizzò, primo in Italia, per la trascrizione su pellicola di Anna. Lo scorso 11 marzo l'Auditorium di Roma gli ha consegnato un premio speciale, quale riconoscimento per la sua infaticabile attività di cineasta.