Mentre si attende l'annuncio dei vincitori del 62° Festival di Locarno, la critica indipendente presente a Locarno ha assegnato anche quest'anno con un giorno di anticipo il suo premio, il Boccalino d'Oro 2009. Il riconoscimento, giunto al nono anno di vita, coinvolge tutte le sezioni del festival.
Ecco i risultati di quest'anno.
PREMIO ALLA MIGLIOR SEZIONE: Frederic Maire
Il direttore uscente del festival è stato omaggiato con il riconoscimento in virtù del lavoro svolto in questi anni e per ringraziarlo e omaggiarlo la giuria ha composto una spiritosa motivazione: Quattro anni in quattro versi: / Tanto va il Pardo al Maire / che ci lascia allo zio Père /di famiglia l'ipoteca / Tanti auguri in Cineteca
PREMIO AL PERSONAGGIO PIU' SIGNIFICATIVO PRESENTE AL FESTIVAL: Pippo Delbono
Per il coraggio dimostrato nella sua opera che lo ha reso voce alta sempre pronta a denunciare i mali della società e a trovare la bellezza nascosta nella marginalità. E per la capacità di trasformare gli eventi drammatici della vita in materiale pulsante, linfa vitale dei suoi spettacoli teatrali e della sua produzione cinematografica.
PREMIO AL FILM PIU' SIGNIFICATIVO: The Marsdreamers di Richard Dindo
Per la simpatica ironia con cui il regista Richard Dindo riflette sul paradosso americano attraverso la sapiente fusione tra generi western e fantascienza, senza effetti speciali, solo con affetti umani.
PREMIO ALLA MIGLIOR INTERPRETAZIONE FEMMINILE: Umbra Colombo per La invencion de la carne di Santiago Loza
Umbra Colombo è attrice splendida, rara. La sua è una recita assoluta, di carne, di pelle, di sapiente controllo delle emozioni. In La invencion della carne dipinge una credibile figura di donna del nostro tempo, stretta tra il bisogno di esistere e la voglia di vivere e non sopravvivere.
PREMIO ALLA MIGLIOR INTERPRETAZIONE MASCHILE: Guillaume Depardieu per Au voleur di Sarah Leonor
Guillaume Depardieu rende fisica e palpabile l'evoluzione del suo personaggio, tra contesto urbano e ambiente naturale. La sua interpretazione, alla luce della successiva scomparsa, si carica di suggestivi segni premonitori e l'inquietante analogia tra i destini del personaggio e dell'attore stimola un'ennesima riflessione sul rapporto, a volte imprevedibile, tra finzione e realtà, tra arte e vita/morte.
La giuria del Boccalino d'Oro 2009, presieduta da Alberto Castellano, è composta da Angelo Franco Aschei, Ugo Brusaporco, Lorenzo Buccella, Valentina D'Amico, Claudio Lo Russo, Giancarlo Giraud, Antonio Llorens Sanchis.