Certe cose non succedono solo in America. Qualche mese va vi avevamo raccontato le polemiche piovute sul regista di Out of the Furnace Scott Cooper, querelato da un manipolo di nativi americani delle Ramapo Mountains che si sentivano offesi dal modo in cui, nel film, viene tratteggiata la popolazione che vive in quella regione (qui trovate la nostra notizia). Quando accade a centinaia di chilometri di distanza la notizia può anche far sorridere, ma ora la stessa situazione potrebbe presentarsi anche in Italia. Il bel noir a sfondo sociale di Paolo Virzì Il capitale umano ha generato (sterili) polemiche che non sembrano placarsi. Secondo alcuni il regista livornese sarebbe colpevole di aver dipinto un ritratto a tinte fosche dell'imprenditoria brianzola mostrandola come spietata, avida, superficiale, ipocrita, priva di scrupoli e di morale.
L'ultima voce a unirsi a questo coro di proteste è quella del presidente della Provincia di Lecco, Daniele Nava. A quanto pare Nava avrebbe dato incarico ai propri legali di valutare la possibilità di avviare azioni legali contro Virzì, chiedendo un lauto risarcimento da devolvere alle aziende brianzole. Ecco le sue dichiarazioni: "Dipingere la Brianza come un luogo in cui si creano e si distruggono patrimoni; come un luogo gelido, ostile e minaccioso, nonché un luogo come simbolo di degrado e sottomissione al denaro, non solo non rappresenta la realtà, la Brianza è, infatti, terra feconda di lavoro e cultura, ma è altamente diffamante nei confronti e dell'imprenditoria brianzola e di tutti i singoli cittadini". Su richiesta dei cittadini, la Provincia di Lecco si starebbe mobilitando per promuovere la nascita del comitato "Pro Brianza" che possa agire in prima persona per la tutela e la difesa dell'immagine e del decoro dei cittadini brianzoli. Questo teatro dell'assurdo potrebbe non finire qui.