Con il finale della seconda stagione di "House of the Dragon" andato in onda domenica sera, i fan della serie prequel di "Game of Thrones" sono stati catapultati verso una nuova era di conflitto e intrighi. Secondo lo showrunner Ryan Condal, la terza stagione sarà incentrata sulla "guerra totale", promettendo episodi ricchi di azione e scontri epici.
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Il finale della seconda stagione ha lasciato gli spettatori con una grande scena di battaglia che preannuncia conflitti ancora più intensi. La trama ha seguito Daemon (interpretato da Matt Smith) mentre prendeva una decisione cruciale, inginocchiandosi davanti a Rhaenyra (Emma D'Arcy) e scegliendo di schierarsi con il Team Nero. Daemon, perseguitato da visioni del passato, si è recato ad Harrenhal per radunare un esercito delle Terre dei Fiumi. La visione rivelatrice di Alys Rivers (Gayle Rankin) lo ha convinto che Rhaenyra era destinata a sedere sul Trono di Spade.
Il finale ha visto anche un altro incontro segreto tra Alicent (Olivia Cooke) e Rhaenyra. Alicent, pentita, ha offerto a Rhaenyra la possibilità di prendere Approdo del Re, sacrificando suo figlio Re Aegon (Tom Glynn-Carney) per salvare se stessa e sua figlia. Tuttavia, Aegon è riuscito a fuggire con l'aiuto di Larys Strong (Matthew Needham).
Aemond (Ewan Mitchell), frustrato dalla superiorità numerica dei draghi di Rhaenyra, ha cercato disperatamente di convincere Helaena (Phia Saban) a unirsi alla battaglia, ma lei ha rifiutato, avendo avuto una visione della sua scomparsa.
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Con questa chiusura, lo showrunner Ryan Condal ha optato per una terza stagione incentrata sulla guerra totale. Le dinamiche familiari infuocate e i complessi intrighi politici di "House of the Dragon" continueranno a tenere il pubblico col fiato sospeso.