Homeland: Alex Gansa sulla premiere della terza stagione

Il produttore esecutivo risponde a TVGuide sugli eventi del primo episodio della nuova stagione dello spy drama.

Attenzione! Consigliamo ai gentili lettori che non vogliono conoscere dettagli inediti sulla terza stagione di Homeland, di non proseguire nella lettura di questa news.
Sono passati quasi due mesi dal devastante attacco terroristico che è costato la vita a 219 persone, un durissimo colpo per la CIA che ha subito forti perdite. Saul è attualmente direttore temporaneo, una posizione che non ha chiesto e nella quale non si trova a suo agio, così come ha confessato a sua moglie. Il senato ha costituito un comitato speciale per indagare sui fatti e stabilire cosa è accaduto e chi è il responsabile principale. Brody è il ricercato numero uno e la sua famiglia si è trasformata nottetempo in paria, senza sostegno economico da parte dell'esercito (niente assicurazione per i traditori) e odiata da tutto il paese. Dana ha tentato il suicidio ed è ancora in terapia, ma nonostante questo continua con i suoi atteggiamenti ribelli. Carrie ha nuovamente interrotto la sua terapia farmacologica, dandosi all'alcool per stordire i sensi di colpa. E' il soggetto principale dell'interrogatorio condotto dal comitato e, poichè non è stabile al momento, non riesce a mantenersi in linea con quanto stabilito con il suo avvocato, suscitando le ire del capo del comitato in questione, la Senatrice Lockhart, che sembra intenzionata a trovare un capro espiatorio a tutti i costi. Istigato da Dar Adal, Saul dà il semaforo verde per un'operazione che servirà a eliminare sei obiettivi dichiarati ostili, una 'vittoria' di cui l'Agenzia ha bisogno per salvare la faccia. La missione è un successo (più o meno, visto che Quinn uccide per sbaglio anche il figlio piccolo del suo target) ma la Senatrice non si fa abbindolare tanto facilmente. Intanto qualcuno (Adal? Saul?) ha spifferato la natura del rapporto tra Carrie e Brody e questo non fa che sobillare ulteriormente l'opinione pubblica. Messo alle strette Saul non esita a usare Carrie come distrazione, svelando in diretta nazionale che si tratta "di un soggetto instabile per via di disturbi mentali che ha nascosto all'Agenzia per dieci anni". Il suo tradimento è completo quando nega di essere stato a conoscenza della relazione sentimentale tra Carrie e Brody.

Mandy Patinkin
Mandy Patinkin
"Saul è un uomo che si trova a suo agio nelle retrovie, ai margini, dove può criticare le decisioni prese da chi sta al posto di comando" dice il produttore Alex Gansa in un'intervista a TVGuide rilasciata dopo la messa in onda di Tin Man Is Down, "adesso si trova in quella stessa posizione ed è lui a dover prendere le decisioni. Questo lo mette a dura prova, specie per quanto riguarda le persone che ha intorno e per le quali prova affetto. Al momento è il direttore della CIA e se la Senatrice ha ragione, potrebbe essere l'ultimo, c'è la possibilità che il comitato decida di smantellare l'agenzia. Saul non può più proteggere soltanto Carrie adesso, deve proteggere la CIA e questo vuol dire prendere decisioni difficili, impensabili. Ha, di fatto, 'venduto' la persona più importante per lui pur di salvare tutti gli altri". Si prospetta un duro scontro tra i due, ma a quanto pare Carrie avrà un alleato insospettabile: Quinn. L'agente speciale non è per niente contento di come stanno andando le cose "sta cercando di trovare un compasso morale in questo scenario. Sa che questa è una situazione insostenibile e vedere quello che Saul sta facendo a Carrie non fa che esacerbare il suo stato mentale. Quinn sa delle cose che Carrie ignora per il momento ed è preoccupato per lei, al momento la vede come un cane sciolto, pronta ad esplodere". Gansa ha svelato che il personaggio di Quinn è stato creato come possibile rimpiazzo nel caso gli autori decidano di eliminiare Brody "in entrambe le stagioni abbiamo seriamente pensato di uccidere Brody e adesso Nick è in fuga, non sappiamo per quanto tempo. Abbiamo considerato ancora una volta l'idea di eliminarlo e per riempire quel vuoto ci voleva qualcun'altro, Quinn è stato creato con quell'idea in mente". Che ne pensate? Ci può essere un Homeland senza Brody?